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Roma
Roma: pronti 400 bus elettrici e tutti in periferia. Il privato umilia l'Atac

Il Comune di Roma vieta l'ingresso nella Fascia Verde ai diesel euro3 per tutti tranne che per l'Atac ma la vera sorpresa è che la Capitale si appresta a fissare il record della flotta elettrica di bus più grande del mondo. Solo che non sarà di Atac ma del gestore provato che ha vinto l'appalto peri lotti periferici.

L'ennesima prova dell'agonia di Atac arriva come uno schiaffo dalle due associazioni temporanee di impresa che si sono aggiudicate a fine estate i due lotti periferici del trasporto su gomma. La Autoservizi Troiani nel lotto est e la Trotta Bus Service nel lotto ovest tra pochi giorni faranno debuttare i primi bus elettrici di una flotta che nel tempo arriverà all'incredibile numero di 400 mezzi, un vero record planetario che farà fare un salto di qualità a Roma, garantendo un significativo abbattimento delle emissioni di inquinanti. E stavolta a beneficiare di un'aria migliore non sarà il Centro di Roma ma la periferia, quella servita dalle 100 linee che il Comune ha privatizzato togliendole ad Atac.

Per Roma si tratta di una doppia beffa

Il record “privato” suona come una doppia beffa. Umiliata Atac che ancora manda in circolazione i diesel Euro 3, anche per la Giunta Gualtieri è un campanello, perché la gara d'appalto porta la firma del Movimento 5 Stelle e di Virginia Raggi sindaco bandita nel 2017 e solo per la serie infinita di ricorsi, aggiudicata a settembre scorso.

Si lavora nei depositi per la rete elettrica

Se l'acquisto “su carta” che garantito i privati romani nella corsa contro Busitalia, la società di Ferrovie dello Stato uscita con le ossa rotte dalla gara romana, è stata apparentemente facile, nei depositi delle società di lavora da mesi in silenzio per adeguare la rete di ricarica necessaria ai bus per “fare il pieno di elettroni”. Superata la fase dell'allaccio alla rete di altissima tensione, necessaria per garantire la ricarica contemporanea dei mezzi nelle ore in cui sono fermi nei depositi, ora si stanno tracciando i percorsi delle 100 linee con l'aiuto del satellite per calcolare l'energia necessaria affinché i bus non restino “a secco” durante il tragitto. A creare qualche problema è l'orografia cittadina con una serie di salite e discese impegnative che mettono a dura prova le batterie. Una volta calcolato l'assorbimento lungo i percorsi, partiranno i test su strada.

Per ora il Bus Roma elettrico, ha superato tutte le prove di carico con un esemplare che ha girato la città in lungo e in largo con una zavorra pari al doppio del peso dei passeggeri a pieno carico. E ogni test è stato superato brillantemente.

E il Comune? Tenta di riprendersi il primato elettrico puntando sulla gara Consip per 1000 nuovi mezzi, ma l'appuntamento con la fornitura è al 2030. Quelli dei privati sono già in strada.

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