Roma
Roma, Raggi assume i "trombati" dell'M5S: da attivisti a consulenti del Comune
Nel 2020 ex sindaci, assessori e consiglieri 5 Stelle rientrati dalla porta del Campidoglio come consulenti. L'ultimo è un ex europarlamentare non rieletto
Al Comune di Roma di Virginia Raggi non ci sono solo i fedelissimi dell'M5S ma anche gli attivisti del Movimento pentastellato: nel 2020 assunti in Campidoglio sei tra ex sindaci, assessori, consiglieri e europarlamentari rigorosamente blasonati 5 Stelle. Tutti militanti non rieletti o tagliati, rientrati in campo dalla porta del Campidoglio.
Attivisti della prima ora che, per un motivo o per l'altro, sono scivolati nell'oblio grillino e resuscitati da una “Instaurazione di rapporto di lavoro con contratto individuale a tempo determinato” firmata da Virginia Raggi. Gli ultimi entrati nell'esercito dei consulenti dei vari assessorati della Giunta grillina sono l'ex parlamentare europeo Dario Tamburrano e l'ex assessore del Municipio XIII e delegata ai rifiuti in Campidoglio da ottobre 2019, Valeria Allegro. Entrambi sono entranti nelle ultime ore a far parte della squadra dell'assessore ai Rifiuti Katia Ziantoni. Per il primo, non rieletto nel Parlamento Europeo durante le elezioni del 2019 e già in orbita come papabile successore dell'assessore dimissionario Pinuccia Montanari ad inizio 2019, ecco un contratto da 55mila euro lordi annui; per la seconda, attivista della prima ora e specialista di ambiente e rifiuti, un contratto da 89.000 euro lordi annui.
Ma Tamburrano e Allegro sono gli ultimi di una lista di “trombati” ripescati dal Campidoglio nel 2020 iniziata a gennaio. Era il 31 del primo mese dell'anno quando la Raggi chiamo in soccorso dell’assessore alla Persona, Scuola e Comunità Solidale, Veronica Mammì, Silvia Foriglio. Al tempo consigliere nel Municipio VI delle Torri, la Foriglio fu chiamata per sanare i problemi relativi a scuole d’Infanzia e asili nido con un contratto da oltre 42mila euro lordi annui.
Si passa poi al 26 giugno quando ad essere assunto come consulente dell’assessorato alle Politiche del Verde toccò a Giorgio Di Pietrantonio. Altro attivista della prima ora, con un passato come rappresentante di UniRoma in Movimento, da consigliere nel Municipio VIII (durò per 11 mesi, prima che il presidente M5S Paolo Pace si dimettesse) e da assistente parlamentare di un deputato grillino, rientrato con un contratto part time da 21,5 mila euro lordi annui con l'obiettivo di consolidare i rapporti istituzionali con i concessionari degli impianti sportivi cittadini, con le Federazioni Sportive e gli Enti di Promozione Sportiva nazionali e locali.
Una settimana dopo, il 3 luglio, doppio ingresso. Le porte si spalancano per Filippo Nogarin, ex sindaco di Livorno, primo dei non eletti del Movimento 5 Stelle alle elezioni europee 2019 e per un periodo consulente del ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D'Incà, e Alessandro Aurigi, ex assessore all’urbanistica ed ai lavori pubblici sempre del comune di Livorno. Il primo correrà in aiuto dell'assessore al Bilancio, il livornese Lemmetti, con un contratto part time da 27,7 mila euro lordi annui; il secondo invece verrò affiancato all'assessorato alle Politiche del Verde con un contratto da 53,4 mila euro lordi annui.
A far scoppiare la polemiche per le due ultime assunzioni di Tamburrano e Allegro è il Pd, che si scaglia contro la decisione del sindaco per questi ultimi “acquisti”: “La campagna acquisti invernale di Virginia Raggi si apre con l’ingaggio dell’ex europarlamentare Dario Tamburrano. L’abile arruolato alla corte di Virginia Raggi è l’ennesimo non rieletto. Dopo aver ripreso le sue cose in quel di Bruxelles, l’ex eurodeputato M5s entra a far parte dello staff della sindaca. Il suo importantissimo ruolo sarà quello di fornire all’assessore all’Ambiente Katia Ziantoni tutto il supporto necessario e relativo alle alte competenze acquisite come europarlamentare. Le porte del collocamento in Campidoglio si sono aperte - prosegue - anche per le prestazioni irrinunciabili di Tamburrano e costeranno al comune di Roma 55mila euro lordi. Ovviamente il nuovo arrivato, che amplia la schiera di coloro che non hanno più un posto nelle istituzioni elettive, vedi i vari Nogarin, Lemmetti, ecc., avrà come compito anche quello di redigere il documento finale del piano di azione per l'energia sostenibile e il clima. Un documento questo sì fondamentale da qui a pochi mesi, per il prossimo sindaco. La campagna elettorale della sindaca Raggi ha i suoi costi che ancora una volta ricadono sulle casse comunali e dei romani”.
Sulla stessa linea del Pd anche la Lega, con Davide Bordoni che annuncia che il Carroccio invierà tutti i contratti alla Corte dei Conti per valutarne la legittimità: “Dopo Bugani, Aurigi, Nogarin anche Tamburrano in Campidoglio. La Città è in agonia mentre il M5S è impegnato nell'ennesimo quanto inconcludente rafforzamento di Giunta per includere nella compagine grillina il trombato di turno. Non possiamo che esprimere forte preoccupazione e sconcerto per l'irresponsabilità di trattare Roma Capitale come agenzia di collocamento per grillini in difficoltà. E’ sufficiente il titolo di “ex qualcosa” per scendere in campo al fianco di Virginia. Per due anni la Raggi ha trattenuto la delega ai rifiuti, e adesso l’assessore nominato da pochi mesi ha bisogno dell’affiancamento dell’ultimo paracadutato a Roma. Questo è l’epilogo di una amministrazione nata male e che sta finendo peggio: un carrozzone dove collocare amici e trombati, come l’ex sindaco di Livorno Nogarin, a spese dei romani e dove il Movimento 5 Stelle rimane in vita solo per le poltrone che occupa. La Lega invierà tutti questi contratti alla Corte dei Conti per valutarne la legittimità”.