Roma
Roma, rivoluzione partecipate. Valige pronte per Irace, Medaglia e Bartoli
Finisce l'era Marino: M5S al test delle nomine delle ex municipalizzate
L’amministrazione del Movimento 5 Stelle sarà chiamata a rinnovare i vertici delle più importanti municipalizzate romane - tra queste Acea, Agenzia per la mobilità, Risorse per Roma e Zetema - nominati nel 2014 dall'allora sindaco Marino e dalla maggioranza di centrosinistra. Sarà un duro test per l’amministrazione 5 Stelle selezionare manager credibili, conciliando competenza e discontinuità.
E così si aprirà il valzer delle nomine come dichiarato, il primo di febbraio, dall’assessore Massimo Colomban: “Tra un mese e mezzo porteremo il piano di riorganizzazione delle municipalizzate in aula. Le società operative saranno 10 o 12”. Confermate nel ruolo di municipalizzate, il cui capitale è interamente gestito dal Campidoglio, le società che rinnoveranno gli organi sociali entro il mese di aprile sono Agenzia per la mobilità, Risorse per Roma e Zetema alle quali si aggiunge Acea, società quotata.
Via i renziani
La parola d'ordine è discontinuità: pressoché certa l'uscita di tutti gli Ad. Fuori Irace (sponsorizzato dagli ambienti renziani), Medaglia (voluto dall'allora assessore Improta), Bartoli (mandatario delle campagne elettorali di Zingaretti e Marino). Per Acea si lavora ad una soluzione interna, per Risorse per Roma è in campo, anche se un po' appannata, la candidatura di Domenico Casalino, attuale ad di Technosky e molto stimato dall'Assessore al Bilancio Mazzillo.
Ruberti l'intoccabile
Resiste invece L'amministratore delegato e presidente di Zetema Albino Ruberti, in carica da più di un decennio con i Sindaci Veltroni, Alemanno e Marino. Come dargli torto, contando che da questa poltrona percepisce 200 mila euro annui. Inoltre, lo stesso Ruberti è amministratore delegato della società privata Civita Cultura Holding che guida il Gruppo Civita, una grande realtà imprenditoriale privata specializzata nella valorizzazione di beni culturali. Incarico per il quale percepisce altri 210 mila euro annui. Peraltro entrambe le società - una pubblica e l'altra privata - si occupano di organizzare eventi culturali e gestire il patrimonio artistico e gli spazi museali, rivelando un macroscopico conflitto di interessi, data la loro gestione da parte dello stesso soggetto.
Eppure Ruberti può contare sull'amicizia di Luca Bergamo, attuale vicesindaco del Comune di Roma con un passato legato al mondo rutelliano e veltroniano, ed ha ampie chance di essere confermato. Non mancherà molto per scoprire come andrà a finire.