Roma

Roma, rivoluzione sicurezza: nascono i distretti di Polizia nei Municipi

Presentato il nuovo modello organizzativo: i 15 distretti che saranno l'anello di congiunzione tra Municipi e commissariati. Esposito: "Traguardo storico"

Una rivoluzione per la sicurezza di Roma: parte dalla Capitale la riorganizzazione del nuovo assetto di sicurezza delle grandi città italiani. Nascono quindici distretti di pubblica sicurezza che opereranno sui territori dei Municipi e saranno l'anello di congiunzione con i 24 commissariati della città.

Il progetto, inserito nell’ambito della Pianificazione Nazionale di rivisitazione dei presidi delle Forze di Polizia, di cui al Decreto del Ministro dell’Interno del 16 gennaio 2020, introduce un innovativo modello organizzativo “multilivello” articolato sui Distretti di Pubblica Sicurezza e sui Commissariati Sezionali di Pubblica Sicurezza, prevedendo un allineamento tra i territori in cui operano i Distretti e quello dei Municipi.

L’omogeneizzazione tra gli organi di decentramento della Questura di Roma e quelli di decentramento di Roma Capitale mira al consolidamento di un rapporto one-to-one tra presidente del Municipio e Dirigente del Distretto di Pubblica Sicurezza, in grado di semplificare i processi di gestione della sicurezza nei singoli quartieri , anche in chiave di sicurezza integrata, secondo le linee guida fissate dal Questore – Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza. In quest’ottica i Distretti assolveranno a compiti di sintesi informativa e supporto nella pianificazione dei servizi, anche per i Commissariati Sezionali che operano nel territorio del Distretto.

La realizzazione del progetto porterà ad una graduale inversione delle relazioni tra l’organizzazione delle istituzioni e le comunità. Sarà il cittadino, con le proprie necessità di sicurezza e di fruizione dei servizi di polizia amministrativa al pubblico, a determinarne le modalità organizzative. Il nuovo assetto manterrà comunque inalterato il livello presidiario, potenziandone complessivamente la valenza mediante l’istituzione, ove necessario, di nuove articolazioni, razionalizzando le loro competenze, al fine di incrementare il profilo operativo dei predetti Uffici. Accanto ai 15 Distretti continueranno ad operare nella capitale, i restanti 24 Commissariati Sezionali.

"Questo è un traguardo storico. La riscrittura dell'organizzazione della Questura di Roma è fondamentale, si allinea su vari livelli, con la creazione di altrettanti distretti quanti sono i Municipi. La metodologia di approccio sui territori ha registrato una differenziazione delle attenzioni ai singoli quadranti. I modelli operativi dedicati assolvono a questa particolare esigenza". Lo ha detto il questore di Roma Carmine Esposito che ha aggiunto: "Questa impostazione metodologica ha portato ad una diminuzione della delittuosità tra il 15 ed il 17% in periodo ante Covid. Attraverso i distretti di pubblica sicurezza la Questura potrà pianificare interventi di maggior respiro superando le problematicità quotidiane del singolo commissariato. Il distretto di pubblica sicurezza si rapporterà con i Municipi secondo la logica dei territori da gestire".

"La sicurezza della città deve essere concepita come qualcosa di proattivo, che parte dal basso, sempre più vicino alla cittadinanza e alle sue esigenze, che segua il percorso della distribuzione demografica cittadina. Molti Municipi hanno estensione ed abitanti pari da soli ad intere grandi città italiane. Immaginate che tipo di sfida possa essere", è stato invece il commento del prefetto di Roma Matteo Piantedosi.