Roma

Roma rivoluzione: via i Municipi, sostituiti da 15 Comuni. E mille poltrone

Proposta choc di Marcello De Vito: "Sostituire 15 Municipi con Comuni", se ne parlerà in commissione Affari Istituzionali

Se ne parla da anni, come se amministrare Roma fosse un discorso da bar, ma la svolta potrebbe essere vicina: via i 15 Municipi di Roma, sostituiti da altrettanti Comuni.

L'idea piace al presidente del Consiglio Comunale di Roma, Marcello De Vito che, dopo essersi speso sull'iter per la riforma dei poteri di Roma Capitale, ora tenta il “colpo grosso”vestendo i panni del legislatore e nel tentativo di rivoluzionare la città con il “completamento del decentramento amministrativo”. L'operazione avviata da Walter Veltroni e mai conclusa per la reticenza del Campidoglio nel concedere poteri e denaro ai parlamentini, potrebbe avere una svolta con la creazione di nuove Municipalità: integrate ma totalmente autonome, seppur moltiplicando le poltrone.

Una “pazza idea”, che arriva al termine della Giunta Raggi, ma che potrebbe riaccendere il dibattito sull'utilità dei Municipi e sull'esercito dei consiglieri municipali che percepiscono una sorta di reddito di cittadinanza per attività che poi non incidono sul governo del territorio.

E allora de Vito trenta la rivoluzione, partendo proprio dalla riunione della commissione affari Costituzionali che l'11 si riunirà per l'esame delle proposte di legge su Roma Capitale. Scrive De Vito: “Con soddisfazione apprendo che il Consiglio straordinario del 24 febbraio scorso sulla riforma dei poteri di Roma Capitale ha riacceso l’attenzione sul tema, del quale si parla da molti anni ma senza risultati. Per questo ringrazio il presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, Giuseppe Brescia, per aver calendarizzato la prima seduta - prevista per il prossimo 11 marzo - relativa all’iter delle proposte di legge sui poteri speciali per Roma”.

E poi lancia la sfida al Governo: “Resto fermamente convinto che la strada maestra da seguire sia quella di realizzare una riforma dello Status di Roma Capitale con una legge di rango costituzionale e in tale ambito auspico che l’attuale maggioranza parlamentare colga l’occasione per completare il suo iter entro la fine della legislatura. Nelle more e in ottemperanza alla Legge Delrio, presenterò a breve una proposta di delibera consiliare per avviare il procedimento di trasformazione dei 15 municipi in Comuni, attuando appieno il decentramento amministrativo di Roma Capitale”.