Roma

Roma, salvata un'opera religiosa del 17esimo secolo: era in vendita online

Il volume in lingua francese è stato riconsegnato alla Curia Generalizia dell’Ordine dei Gesuiti di Roma

Il volume del Seicento in lingua francese “Les lettres de S. Jerome”, una ristampa risalente al 1682 degli scritti di carattere dottrinale-religioso di San Girolamo, era stato messo in vendita online su una piattaforma e-commerce da un privato di Gorizia e grazie alle indagini dei militari è stato sequestrato e riconsegnato al direttore della Biblioteca “Peter – Hans Kolvenbach” della Curia Generalizia dell’Ordine dei Gesuiti di Roma.

Insospettiti dai segni distintivi in lingua latina e francese riconducibili all’Ordine dei Gesuiti della Provincia d’Europa Occidentale francofona, i carabinieri hanno rintracciato un'uomo residente nel capoluogo isontino, intento nel mettere in vendita online il secolare volume per conto di un amico di San Donà di Piave, che ne era entrato in possesso dopo lo sgombero di una cantina privata del capoluogo del Basso Piave.

Le indagini e il salvataggio dell'antica opera

Coordinata dalla Procura della Repubblica di Gorizia e intrapresa a seguito del monitoraggio dei canali di e-commerce finalizzato alla ricerca di libri antichi illecitamente commercializzati, l'indagine dei militari ha permesso di sequestrare il volume, risalente al 17esimo secolo, e riconsegnarlo alla Curia Generalizia dell’Ordine dei Gesuiti di Roma, con sede in Borgo Santo Spirito. Al seguito del sequestro, per cui i due uomini sono stati ritenuti in buona fede e non colpevoli, il personale ha indirizzato i militari operanti al “Centre Sèvres”, l'università privata gestita dai Gesuiti di Parigi, l’attuale biblioteca centrale dei Gesuiti in Francia.

L'opera torna in Francia

I referenti dell'ente, che ospita 190.000 volumi e 850 pubblicazioni in inglese, francese, tedesco e italiano, con edizioni a stampa e manoscritti datati fra il XVI e il XVIII secolo, hanno confermato la genuinità del timbro, con il volume che è stato quindi riconsegnato alla libreria parigina. Il tomo, di cui si erano perse le tracce a causa delle numerose riorganizzazioni ordinative dell’Ordine dei Gesuiti in Francia susseguitesi nel corso del XX secolo, proveniva dalla biblioteca della soppressa Residenza di Lalouvesc, intitolata al presbitero e gesuita francese Jean-François Régis (1597-1640). L’antico volume verrà presto riaccorpato al corpus librario francese, grazie alle indagini svolte dai carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, impegnati per riportare in Italia i beni culturali illecitamente sottratti, anche in collaborazione con le autorità straniere competenti, nel nome della “cultura della restituzione” tramite il rimpatrio dei beni culturali esteri illecitamente presenti nel territorio italiano.

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