Roma
Roma: Salvini al campo rom. E i nomadi lo salutano: “Benvenuto Matteo”
Visita a sorpresa del leader della Lega Matteo Salvini al deposito Atac martoriato da roghi e lanci di pietre
Matteo Salvini al deposito Atac di via Candoni, quello alla Magliana dove da almeno 10 anni i bus vengono bruciati dai vicini del campo nomadi e quando va bene presi a sassate. E per il leader della Lega, è l'occasione d'oro per ribadire il cambio di politiche sulla gestione dei rom. Ma è spiazzato: al suo arrivo si affaccia un nomade e gli porge il benvenuto.
“Non è possibile che ci siano dei lavoratori costretti a una convivenza complicata e preoccupante con dei vicini di casa un pò turbolenti” risolvere questa situazione «sarà uno dei compiti del prossimo sindaco – dice alla platea di autisti - hanno il diritto di lavorare in tranquillità”.
Così è pronta nel cassetto una lettera a Virginia Raggi per sollecitare una soluzione. Con il senatore del Carroccio anche il coordinatore del partito a Roma Claudio Durigon, i consiglieri regionali Laura Corrotti e Daniele Giannini e il consigliere capitolino Davide Bordoni.
Accanto alla rimessa Atac sorge anche uno dei più grandi campi rom della città. “Il censimento dei campi rom resta un obiettivo, come la chiusura dei campi in tutto il Paese”, dice Salvini entrando. Fuori, intanto, alcuni abitanti del campo nomadi si sfogano con i cronisti: “Noi siamo pronti ad andare via se ci danno un'alternativa, magari un pezzo di terra. Se Salvini vuole comunque vedere qual è la situazione è il benvenuto”.