Roma

Roma, scandalo Ama: Virginia Raggi scopre un buco di bilancio da 250 milioni

Operazione verità sui conti dell'Ama: ipervalutazione del Centro carni e mancata riscossione della Tari generano il caso dei conti

Esplode come un'atomica il buco mostruoso nei bilanci di Ama: una voragine da 250 milioni, che viene innescata dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, in quella che ella stessa ha definito: “La grande operazione verità nei conti della partecipata nella quale abbiamo scoperchiato il vasi di pandora”.

Dopo anni di attesa, il rifiuto da parte del Comune di Roma di approvare i bilanci dell'Ama, arriva la verità. Secondo la task force guidata dall'assessore Lemmetti, l'assessore Ziantoni e il dg di Ama, Zachis, dal 2003 ad oggi Comune e management di Ama hanno nascosto la polvere sotto il tappeto con operazioni che hanno rischiato di far fallire l'azienda e di umiliare il servizio di raccolta dei rifiuti.

Il peccato Capitale

“Vi dico dove erano andati a finire i nostri soldi. Tutti avete sentito parlare del Centro Carni – un complesso immobiliare conferito ad Ama per aumentare il valor della città – con il quiale era stato gonfiato il bilancio di Ama, valutandolo circa 140 mln di euro e che però ne vale al massimo 24, secondo una stima che abbiamo commissionato. Capitolo Tari: dal 2003 Ama riscuoteva la Tari per contro del Comune, tratteneva i soldi e non era neanche in gradi di fare una seria di attività di riscossione prendeva i soldi e si indebitava nei confronti delle banche. Chi ci ha preceduto, sia in amministrazione comunale che in azienda, ha preferito dare soldi alle banche piuttosto che investirli in uomini e mezzi. E il debito è arrivato a quota 600 mln.

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Ancora il capitolo dei crediti cimiteriali: 18 mln erano la punta dell'iceberg, molto più grande fatto da partite debito creditorie e che non giravano per oltre 100 mln di euro. Altro che 18 mln., E il primo bilancio che mi fu sottoposto nel 2017 finiva con un utile di 800 mila euro. Qualcuno ha chiuso gli occhi ed era giusto che voi lo sapeste. L'assessore Lemmetti è andato a fondo e ha capito il mandato dei cittadini e il dottor Zaghis che ha avuto il coraggio di andare a fondo e di non fermarsi ai primi documenti. Avere le mani libere significa questo. Non doversi rassegnare passivamente e cambiare management, come sono stato accusata di fare”.

Il piano di rilancio e gli investimenti

Oggi l'azienda sarà rilanciata con un piano industriale che vedremo come prima azione più operatori ecologico in strada. Dal 2014 ad oggi sono andati in pensione 900 operatori e nessuno li aveva mai sostituiti. Ora nuovo mezzi e nuovi cassonetti e nuove isole ecologiche. Tante azioni dopo aver capito come funzionavano i numeri dell'azienda”.

Il Comune rifinanzia l'Ama

Il bilancio 2017 chiude con una perdita di 227 milioni di euro: su questo risultato incidono la svalutazione del valore immobiliare del Centro Carni, che si attesta a 23,65 milioni di euro con conseguente effetto negativo sul conto economico per 115,8 milioni di euro; le attività di riconciliazione crediti-debiti con il socio che hanno determinato la costituzione di un fondo di svalutazione crediti di 115 milioni di euro; la restituzione al Comune di 156,6 milioni di euro di incassi Tari riscossi per conto di Roma Capitale. Il Bilancio 2018 registra una perdita di 12 milioni di euro, con un risultato segnato in maniera determinante dall'incendio dell'impianto Tmb di via Salaria. Il bilancio 2019 presenta, in un contesto difficile per la chiusura del Tmb, un utile di 1,8 milioni di euro.

Il Piano di risanamento prevede il rifinanziamento della società con l'apporto di capitale per 256,4 milioni di euro: di questi 106,4 milioni di euro si concretizzano nella rinuncia a crediti di Roma Capitale e 150 milioni di euro attraverso disponibilità liquide (di cui 100 da tradurre in aumento di capitale sociale). A supporto di tali operazioni, per garantire una gestione economica in equilibrio, sono previste azioni di investimento ed efficientamento tramite razionalizzazione dei costi e realizzazione di interventi straordinari previsti nel Piano industriale 2020-2024.