Roma
Roma, Schlein doppia Bonaccini: Gualtieri alle prese con l'ipotesi rimpasto
La corrente Dem che fa capo a Claudio Mancini esce sconfitta anche dai gazebo. Doppiati i sostenitori di Bonaccini. Nel Pd si apre la resa dei conti
L'apparato romano del Pd esce clamorosamente sconfitto dai gazebo. Se nel voto dei circoli la Schlein aveva catalizzato il 44,89% dei voti, i gazebo segnano il suo trionfo: su oltre 60 mila votanti ha praticamente doppiato Bonaccini superando il 60% dei consensi.
Così da oggi il Pd romano e del Lazio svoltano a sinistra, lasciano il vuoto “dei moderati” e dando una lezione agli iscritti militanti.
Dai gazebo esce una mappa ridisegnata dei Democratici romani con un passo indietro nella mappa del potere del polo che fa capo a Claudio Mancini, alla cosiddetta Base riformista e agli ex renziani. Sale, o risale, il grippo che fa capo a Dario Franceschini, agli ex Zingarettiani. Per completare la nuova “mappa del potere romano” si dovrà attendere lo spoglio definitivo quartiere per quartiere e i risultati della provincia di Roma dove però i Circoli avevano già scelto per la nuova segretaria.
Gualtieri e Mancini escono sconfitti anche dai Gazebo
Non sarà uno tsunami ma è certo che l'onda di rinnovamento arriverò in Campidoglio, dove i grandi sconfitti sono il sindaco Gualtieri e il suo mentore Claudio Mancini, nel fortino dopo l'addio di Albino Ruberti e la serie di nomine. E' possibile ma è ancora presto che Gualtieri sia costretto a scendere a patti con i malumori e dare seguito ad un rimpasto pur di mantenere l'equilibrio e il controllo del Consiglio Comunale anche a seguito dei risultati del voto nazionale di settembre dove il Pd si è chiuso nella Ztl, lasciando terreno in periferia e il voto delle Regionali che ha visto confermare la “chiusura” del partito rispetto alla città reale.