Roma
Roma, scoppia la guerra del turismo. M5S contro albergatori: scontro politico
L'assessore M5S Cafarotti contro il presidente di Federalberghi Roma: “Roscioli pensi agli alberghi, non alla città”
Movimento 5 Stelle contro albergatori romani, scoppia la guerra del turismo. L'assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro Cafarotti, sopravvissuto al rimpasto della giunta Raggi, si scaglia contro il presidente della Federalberghi Roma Roscioli: è scontro politico.
“In questi giorni il Presidente di Federalberghi Roma grida a più riprese e in maniera 'scomposta' che, se da un lato 'Roma è la Capitale del turismo low cost', dall’altro è preoccupato della 'stagnazione del turismo che, rispetto ad altre Capitali, registra un tasso di crescita pari a zero', scomodando persino la parola 'crisi'”. Inizia così il lungo post Facebook di Carlo Cafarotti, assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro del Comune di Roma, uno degli assessori sopravvissuti al rimpasto di giunta che ha effettuato la Raggi nella giornata di lunedì, in cui bacchetta in modo duro e diretto Giuseppe Roscioli, presidente della Federalberghi Roma e uomo spesso vicino alla destra romana.
“Urge chiarire la natura dei suoi timori – continua Cafarotti –. Il turismo a Roma cresce troppo o troppo poco? Il problema è la qualità dell’offerta o quella dei servizi 'inadeguati'? E soprattutto, chi è che eroga questi servizi inadeguati, tanto da abbassare il prezzo di una stanza negli hotel romani (riporto cifre sue) a 121 euro, rispetto ai 191 di una camera parigina? Questa distonia nella comunicazione di Roscioli mi preoccupa non poco, se non altro perché portavoce di una categoria sulla quale Roma deve poter contare. Dati alla mano, noi siamo qui per fare in modo che sia così. Punto primo: gli arrivi annui non ammontano a 13 milioni, ma oltrepassano i 15 nel 2018, con ulteriore aumento nel 2019. Giusto 2 milioni di persone su cui glissare, molto curioso. Ad ogni modo, più che del totale, Roscioli dovrebbe preoccuparsi di innalzare l’asticella del turismo di qualità, per intenderci quello sostenibile e altospendente, che muove realmente il tessuto economico cittadino. Secondo lui è precipitato. Diversa la fotografia dei dati forniti da Ebtl: relativamente ai 5 stelle, il confronto tra agosto 2019 e agosto 2018 parla di un +5,06% di arrivi e di un +4,83% di presenze, con un tasso di occupazione delle camere che, ad oggi, è del +81,43%”.
“Mi domando a questo punto – prosegue l'assessore nel post –, mentre noi ci occupiamo quotidianamente di intercettare nuovi target adeguati alle esigenze della Capitale, cosa faccia invece Federalberghi per mantenere quantomeno questo standard. Se a Roma il prezzo di un hotel è ben più accessibile che a Parigi, non sarà causa della qualità dei servizi offerti proprio dagli hotel? Se un albergo di lusso a Roma offre gli stessi benefit di un b&b, perché mai dovrebbe attirare la preferenza del pubblico?”. Roscioli nei giorni scorsi aveva ripreso l'amministrazione M5S dicendo che i servizi di Roma non erano all'altezza della città, che bisognava fare di più. “A Roma i servizi sono già insufficienti per i romani, dagli autobus che vanno a fuoco all'immondizia che resta in strada per giorni – aveva comunicato Roscioli - e ai cittadini vanno aggiunti anche tutti i pendolari e gli studenti universitari fuori sede. Difficilmente Roma riuscirà a reggere l'urto di un aumento di turisti così significativo”.
Roscioli aveva anche ripreso il Comune per la mancanza di una normativa che regolarizzasse il settore alberghiero, settore che vedeva a Roma ben 1.200 alberghi e 12mila strutture tra bed & breakfast, affittacamere e ostelli oltre 33mila offerte presenti sul portale Airbnb. Immediata la risposta, con annessa rettifica, di Cafarotti: “La cifra degli alberghi di Roma è pari a 1042 unità, non 1200 come dice lui. Da sole, queste offrono 107mila posti letto, cui si aggiungono i 71mila delle 11.282 strutture extralberghiere, e i 6.500 alloggi ad uso turistico. Mi domando se Roscioli sappia che i 33mila annunci su Airbnb riguardano anche queste strutture, regolarmente registrate. Preferisce quindi parlare di una mancanza di regolamentazione del settore che, per la prima volta a Roma, noi stiamo completando proprio con la convenzione che porterà i portali telematici a versare il contributo di soggiorno. Senza contare che il nostro Regolamento ha stabilito l’obbligo del versamento anche per gli alloggi ad uso turistico, cosa sinora mai fatta. Il totale di questo contributo, che ci rimprovera di 'spendere male' per il turismo, è invece cresciuto anche grazie alla nostra stretta sull’evasione. Se da inizio anno ad oggi il maggior gettito che ne deriva è di 2.189.952,64, altri 11.353.281 sono arrivati dall’accresciuto accertamento sugli arretrati, sempre di quest’anno”.
Lo scontro tra i due, che era già avvenuto durante le vacanze di Pasqua (Roscioli aveva accusato Cafarotti di “dare i numeri”, aumentando il numero di turisti a Roma durante le vacanze pasquali), termina con Cafarotti che avvisa il numero uno di Federalberghi Roma: “Caro Roscioli, se hai bisogno d’aiuto per fare chiarezza sulla tua mission, noi siamo qui. Porte aperte e massima disponibilità come sempre”.