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Roma
Roma senza lavoro, Capitale della fame. Civica: “Il 2017 anno da paura”

di Fabio Carosi

Almaviva, Echotech, Fiorucci e presto anche Unicredit e Monte dei Paschi di Siena. Disoccupati, inoccupati, alla ricerca perenne di un lavoro per arrivare alla fine del mese. Oppure in coda per perdere quel poco di lavoro che c'è rimasto. Roma è in ginocchio tra l'indifferenza istituzionale e l'assenza di un progetto di sviluppo della città.

Dopo il No alle Olimpiadi, anche il Nuovo Stadio della Roma sta diventando una novela con il Comune diviso tra i seguaci dell'assessore fondamentalista Paolo Berdini e i possibilisti del Movimento Cinque Stelle.
Nel frattempo alle vertenze in corso se ne aggiungono di nuove col rischio che i 1800 posti di lavoro persi tra Natale e Capodanno possano raddoppiare se non triplicare. Per Alberto Civica, segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, il 2017 si apre con un nuovo allarme. Ha i brividi mentre scorre l'elenco delle vertenze sindacali d prossima apertura con cassaintegrazione, solidarietà e mobilità come unica soluzione al fallimento.
“E' un elenco lungo – dice Civica: si va da Very Italian Food all'ospedale San Giovanni dove il cambio dell'appalto ha avuto una riduzione del 40%. Poi la Asl Rm2, le coop Maggio 82 e Cadpoarco. Il Cup del Lazio, la Farmacap, Tirreno Power a Civitavecchia e Roma Tpl. Se apriamo il file edilizia spuntano Cementir, Ance e Parsitalia. Ripeto: il 2017 sarà da brivido per Roma”.

Civica, per lei va bene se il titolo a questa intervista è Roma città dei poveri?

“Meglio Roma, la fabbrica dei poveri e uno spaccato del Paese. Tutto quello che era il motore degli investimenti pubblici è fermo o si sta fermando e le gare al ribasso stanno portando un lavoro sempre più misero. Le “crisi” sono piccole e piccolissime e spesso invisibili ma la somma fa paura. Certo è che se dovesse esplodere la vicenda Multiservizi allora sì che si vedrebbe immediatamente l'effetto”.

Che significa “aumenta il lavoro povero”?

“Facciamo il caso dell'edilizia. Per sopravvivere alla crisi le imprese hanno licenziato i dipendenti che sono diventati partite iva. Ora le coordinano. E i lavori si sono impoveriti. Le imprese tecnicamente sono aumentate e il valore aggiunto è diminuto. Siamo una fabbrica di lavoratori poveri, tant'è che anche l'indice delle persone che si impoverisce a dismisura aumenta. Più chiaro di così'...”.

E poi i bancari con Unicredit e Monte dei Paschi in arrivo...

“Mamma mia.  In alcuni casi come Unicrediti speriamo che si possa risolvere con prepensionamenti. Altri casi come Monte dei Paschi non si sa cosa accadrà”.

E dopo gli operai e gli addetti ai servizi, un nuovo colpo alla cosiddetta classe media...

“L'erosione di lavoro per gli impiegati va avanti da 10 anni con une perdita secca di mezzo milione di posti, la maggior parte dei quali è a Roma e nel Lazio”.

Ci sono soluzioni?

“Investimenti e un'inversione di tendenza sul lavoro. Questa teoria della concorrenza sul costo del lavoro per abbassare i prezzi è fallita. Se abbassi i prezzi e la gente non lavora non compra. Guardi, quello che accadendo in Usa con Trump è la chiave: non dico che la linea sia quella giusta ma non possiamo immaginare che la delocalizzazione sia il futuro. Mentre Almaviva chiude in Italia apre 20 postazioni in Romania”.

Civica, il Comune di Roma un temp aveva un assessorato al Lavoro. E' significativo che oggi non ci sia più?

“Il problema non è tanto quello. In passato è stata una parola.. il nodo è che non c'è coordinamento, molto per colpa del Comune e con la legge Madia che impone la chiusura delle società partecipare senza sapere quale sarà il destino dei lavoratori, l cose si complicano”.

Che lavoro faranno i nostri figli?

“Se il Governo centrale, Regioni e Comuni la smettono di farsi battaglie elettorali e si comincia a ragionare tutti insieme sugli investimenti per attività produttive o sociale e costruire un volano di ripresa, allora è possibile costruire un futuro. L'esempio viene da trasporti, Atac è allo stremo e Cotral compra i bus mentre si litiga su chi dovrà gestire la Roma-Lido. Se invece capiscono che si parla di Roma e dei romani e che Roma non è Borgo di Sotto, allora si può costruire una ripresa”.

Sul fronte lavoro-investimenti cosa ha fatti sino ad oggi il Cinque Stelle?

“A livello nazionale dicono che finanziano la piccola impresa coi loro soldi ma personalmente non ho conosciuto nessuno che li ha avuti. Sul piano istituzionale a Roma non ho visto niente. E' tutto bloccato e il rischio tangenti ha portato a rinunce eclatanti come le Olimpiadi. Vedo un sacco di critiche a quelli di prima giustissime ma niente per cambiare”.

I rapporti tra sindacato e Comune?

“Ci siamo visti due-tre volte per darci affidamenti su future cooperazioni poi si perde tutto. Non c'è un coordinamento vero. L'ultimo incontro l'abbiamo avuto con l'assessore Bergamo appena nominato vicesindaco che ci ha parlato di “cultura come investimento” però è rimasto uno slogan, soprattutto perché non si capisce chi coordinerà i progetti dove si incrociano almeno 40 competenze diverse”.

Parliamo di Nuovo Stadio della Roma?

“Continua la novela sulla riduzione della cubatura anche se ho l'impressione che la Roma e gli americani abbiamo esagerato però dovrebbero arrivare alla definizione. Spero che a arrivino ad un accordo magari con una leggera riduzione si possa far partire questa storia Ci sono lavori a rischio, investimenti fermi. Roma non può far più a meno anche di un posto di lavoro. Ma c'è il nodo della continuità amministrativa che resta e sulla quale bisognerà riflettere, siamo un paese dove non c'è certezza delle regole”.

L'ELENCO DELLE VERTENZE SINDACALI DI PROSSIMA APERTURA

Oltre le note situazioni di Almaviva, con 1666 licenziamenti solo a Roma, e Alitalia, attualmente ci sono crisi e vertenze aperte nelle seguenti aziende:

- Fiorucci con mobilità aperta per 106 lavoratori
- Very Italian food mobilità per 21 dipendenti a causa della chiusura del sito
- Ospedale San Giovanni cambio appalto con riduzione del 40%
 -Asl Roma 2 con un taglio di 150-200 dipendenti
- Coop Maggio 82 e Capodarco
- CUP del Lazio con esubero del 20% dei lavoratori
- Farmacap servizio di prossimità sospeso dal Comune per mancanza di fondi nel bilancio previsionale con la previsione di disdetta di 10 presidi e di tutti gli psicologi che vi lavoravano.
- Tirreno Power (Civitavecchia) cassa integrazione e mobilità per circa 100 lavoratori.
- Roma Tpl si aprirà vertenza nei prossimi giorni
A ciò si aggiunge la situazione di crisi delle banche Unicredit e Monte dei Paschi di Siena, con prepensionamenti e chiusura filiali per la prima e licenziamenti per la seconda
- Fiera di Roma: è prevista la dismissione di 4-5 capannoni e sono stati nuovamente licenziati gli 11 dipendenti che avevano vinto il ricorso, dopo il primo licenziamento.
- Ance (solidarietà per un centinaio di dipendenti)
- Parsitalia (anche qui un centinaio di dipendenti)
- Cementir (solidarietà)

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