Roma

Roma sfregiata di finto verde. Arbusti a San Silvestro, cipressi in via Sannio

Sulla piazza del centro il senatore Francesco Giro dice al sindaco: "Il progetto Portoghesi è stato deformato"

Le riqualificazioni decise dalla giunta capitolina vanno avanti. In Via Sannio vengono piantati dei cipressi, mentre in piazza San Silvestro sono comparsi quattro arbusti. E Giro attacca la Raggi: "In Centro è stato deformato il progetto di Paolo Portoghesi".

Lo scorso 28 gennaio quattro alberi sono comparsi in piazza San Silvestro nell'ambito del restyling della piazza. "Una storia a lieto fine" secondo il sindaco Virginia Raggi che, ricordando come il progetto fosse partito nel 2012, ha rimarcato che quel "rifacimento fu assegnato all’architetto Paolo Portoghesi, che ha avuto il merito di trasformare quello che era un capolinea degli autobus in un piccolo salotto cittadino”. Ma quel piano non era stato ultimato, e infatti il risultato finale non quello pensato dall'archistar.

E il senatore Francesco Giro interviene per riportare alla luce l'excursus della vicenda. "La sindaca Raggi ha ragione! Assolutamente ragione. Il progetto originario di Paolo Portoghesi del 2011 era bellissimo. Ero all'epoca sottosegretario ai Beni Culturali quando il sindaco Alemanno chiese a Portoghesi di preparare un progetto per restituire dignità alla piazza, ridotta ad un mega parcheggio di autobus e a orribile spartitraffico nel cuore della città storica. - dice Giro - Ma purtroppo la rigidità della Soprintendenza (alla quale evidentemente fino ad allora lo spartitraffico non poneva problema) impose al progetto di Portoghesi una serie incredibile di limitazioni e di censure. Arrivarono persino a scrivere che le piazze della città storica erano prive di alberi (evidentemente dopo 10 anni esatti hanno cambiato idea). Portoghesi prevedeva non solo la presenza di molte essenze arboree importanti, non gli attuali 4 alberelli (meglio di niente) ma anche la realizzazione di una fontana e addirittura un’area dedicata ad ospitare concerti estivi, - continua - una piccola cavea che sarebbe stata un gioiello artistico nel cuore di Roma e avrebbe trasformato la piazza in un centro di aggregazione culturale, sociale, umana. Insomma un progetto meraviglioso, multivalente, polifunzionale, di assoluta qualità architettonica, che univa il verde, l'acqua, l'architettura, l'arte, la musica. Venne tutto cancellato, tanti no, uno dopo l'altro. Portoghesi era disperato, veniva da me lamentandosi: 'Mi cancellano tutto'. E al posto delle sue meravigliose proposte gli imposero quelle panchine inguardabili a serpentone, un artificio per riempire gli spazi enormi che non volevano riempire con le intuizioni di Portoghesi, ma annullare con questo obbrobrio funereo, - conclude Giro - che l’archistar per primo mal sopportava, riducendo la piazza in un deserto con il sole che picchiava d'estate facendo fuggire persino le anime più coraggiose. Oggi, che giustamente la sindaca Raggi decide di installare almeno 4 alberelli io chiedo 'scusa' al professor Portoghesi. Ti chiedo perdono!". 

Altra zona della città, altre sperimentazioni arboree. In via Sannio il progetto della Soprintendenza prevede una fila di funerei cipressi, che sono già stati piantati a "incorniciare" il tratto di Mura Aureliane riportato alla luce dagli scavi per la Metro C. "Un lavoro importante, che conferirà a questa arteria del Municipio VII un aspetto nuovo e culturalmente affascinante", commenta Daniele Diaco, presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale, convinto che così "via Sannio diventerà uno dei luoghi più suggestivi e caratteristici di Roma". In fondo Prima Porta è lontana, il Verano però non molto.