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Roma
Roma: “Sporca e con trasporti da ridere”. Per il Comune i romani si lamentano

Parola dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici del Comune di Roma, “la Capitale è un po' sporchina ma è migliorata negli ultimi 6 mesi tanto da meritare di passare da un voto complessivo del 2021 pari a 6,13 al 6,74 di quest'anno”.

Dunque, per Carlo Sgandurra, presidente della Agenzia Acos, in scadenza quest'anno, sono bastati 6 mesi di Roberto Gualtieri perché la Capitale d'Italia, teatro di scorribande di cinghiali, un tappeto perenne di rifiuti e con i trasporti devastati dai guasti, facesse un balzo di qualità verso il 7 pieno. E il miracolo sarebbe avvenuto da gennaio del 2022 ad aprile 2022.

Rifiuti: la pulizia è un'utopia

Dunque, delle due l'una: o a Roma si vive bene e ben oltre la sufficienza, oppure i romani sono una tribù che ha fatto del lamento e della protesta sui social, uno sport cittadino. Ma a leggere la relazione “ondivaga” dell'Agenzia che è sotto il controllo del Consiglio Comunale e i cui vertici sono di nomina del sindaco, qualche verità viene, fuori. Monnezza in giro quando c'era Virginia Raggi e scenario identico con Gualtieri tant'è che le due voci relative all'igiene urbana sono drammaticamente a quota 4,9 punti e ben sotto la sufficienza.

Trasporti, il miracolo che c'è e non c'è

Capitolo trasporti. Qui il miracolo è sotto gli occhi di tutti - tranne che dei romani – perché i fortunati intervistati col metodo delle telefonate sostengono che autobus e metro abbiamo fatto in pochi mesi un salto di qualità passando dalla sufficienza del 6% al più “elastico” 6,3 per la metropolitana e al 6,2 per i bus. Fortuna ha voluto che l'indagine fosse realizzata ad aprile. Perché dopo la bagarre dei tassisti romani che hanno paralizzato per giorni il centro con la protesta anti-liberalizzazione, difficilmente avrebbero raggiunto il voto di 6,5 che l'Agenzia attraverso le “balle raccontate ai sondaggisti dagli intervistati”, invece attribuisce al servizio. 

Il "voto medio" dà la sufficienza

Il resto dei servizi comunali serve come il “pollo di Trilussa”: acqua in calo, illuminazione in crescita, insieme ad asili comunali “miracolati” e Farmacie che perdono qualche punto, porta il sistema sopra la sufficienza grazie alla tecnica del “voto medio”.  Alla fine la verità occultata con la tecnica aritmetica viene fuori: il 92 per cento di quelli che votano bene ma poi si lamentano chiede pulizia delle strade, l'92% vorrebbe i rifiuti raccolti (e non meglio), mentre il 64% chiede autobus e tram “umani”.

Sgandurra, "Non c'è più tempo per sperimentare, serve agire concretamente"

Il commento di Sgandurra, che forse punta al rinnovo dell'incarico, trascurando gli attacchi che il Pd fece al tempo della sua nomina nel 2017 per via della trasformazione in organo monocratico, è da campione di equilibrismo: “Non c’è più margine per sperimentazioni, rinvii, periodi transitori. Occorre un nuovo corso dei servizi pubblici nella città di Roma che interpreti con rigore l’obiettivo della loro qualità”. Honi soit qui mal y pense, ovvero “Sia vituperato chi ne pensa male. D'altronde era il motto dell'Ordine della Giarrettiera.

SCARICA E LEGGI la relazione dell'Agenzia del Comune sui pubblici servizi

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