Roma
Roma “sprofonda nelle sue buche”. Costruttori al contrattacco su Raggi e M5S
Il presidente dell'Acer”: “Cinque Stelle doveva rivoluzionare la città”
Dopo il No alle Olimpiadi e la trattativa infinita sullo Stadio dell'As Roma a Tor di Valle i costruttori romani rompono il silenzio. A parlare contro la Giunta Raggi è il presidente dell'Acer Edoardo Bianchi che, nel corso dell'assemblea nazionale ha rivolto i suoi strali in direzione dell'inquilina del Campidoglio: "Purtroppo, a circa sei mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione capitolina, non siamo riusciti a percepire con chiarezza in che cosa consista la 'visione' immaginata per la Roma futura".
Bianchi a nome della categoria che ha costruito sul mattone la ricchezza della città e anche i problemi urbanistici, avverte il Movimento Cinque stelle: "Ci attendiamo un disegno articolato, la pianificazione dello sviluppo e l’avvio di politiche di investimenti e di trasformazione, affinché la città cresca e competa per offrire le migliori opportunità di lavoro e la più alta qualità della vita. Se così non fosse - ha sottolineato - il sogno di Roma, della Capitale, di diventare simbolo di modernità, efficienza e vitalità sprofonderebbe presto dentro le voragini che giornalmente si aprono sulle sue strade. Sarebbe il sogno infranto di milioni di suoi abitanti. A quel punto sfiducia e malcontento incrinerebbero fortemente il patto fiduciario che lega tanti cittadini all’Amministrazione".
L'affondo di Bianchi è rivolto ai cittadini e alle occasioni mancate: “Il messaggio uscito dalle urne è stato chiaro: progettare la 'rivoluzione' della città, affinché essa diventi moderna, inclusiva, efficiente, accogliente e attrattiva. Purtroppo, alcuni recenti fatti hanno destato forti perplessità in molti. Ha preoccupato, per esempio, la decisione di non candidare Roma alle Olimpiadi del 2024. Sarebbe stata un’importante occasione di sviluppo, da gestire con risorse altrui ma coerentemente con le necessità della città, da governare con la forza e la consapevolezza di chi dispone degli anticorpi necessari contro il malaffare e degli strumenti di garanzia opportuni".
C'è anche spazio per una critica feroce sul bilancio diprevisione appena approvato: “Negli ultimi giorni si sono susseguite indiscrezioni e notizie sul piano degli investimenti 2017-2019. Non abbiamo ancora certezze sulle risorse reali, né sulle fonti di finanziamento. Quel che, invece, appare evidente, è che, al di là degli investimenti per mobilità e trasporti, le risorse messe in campo, sommando anche quelle risalenti ad esercizi precedenti, sono inadeguate alle reali necessità della città.I bisogni di Roma sono tanto reali ed evidenti che tutti noi assistiamo da tempo all’avvilente spettacolo di chilometri e chilometri di rete arancione collocata quale unico rimedio alle numerose ferite della città. Forse - ha incalzato - non ci si rende conto che il malato è grave e che un semplice placebo non basta. Tuttavia, operando a Roma da decenni, siamo consapevoli che alcuni dei problemi che hanno condizionato negativamente questa città sono ben più antichi di questa Amministrazione".
Infine, un giudizio pesantissimo sulle società partecipate dal Comune: "E’ sotto gli occhi di tutti la conduzione fallimentare delle società comunali che gestiscono servizi pubblici strategici, così come è palese la mancanza di interesse pubblico alla partecipazione del Comune in numerose altre. Tutte sottraggono risorse importanti al bilancio comunale. Le prime, quelle che gestiscono servizi pubblici strategici, devono appropriarsi di una gestione efficiente che conduca a bilanci almeno in pareggio. Per le seconde bisogna ricorrere a dismissioni o privatizzazioni".