Roma

Roma, studenti davanti al ministero: basta Dad, riaprite le scuole

Gli studenti di nuovo sotto il ministero dell'Istruzione per chiedere il rientro in classe in sicurezza, dopo l'ennesimo rinvio deciso dalla Regione Lazio che ha spostato da oggi al 18 gennaio il rientro in classe. "La dad è stata una misura emergenziale e così deve rimanere. Vogliamo le scuole aperte", gridano dal microfono verso le finestre del ministero.

Stamattina, dopo aver svolto incontri e assemblee nei propri istituti e un presidio simbolico di fronte alla Prefettura di Roma in via IV novembre, circa 400 studenti si sono dati appuntamento in viale Trastevere dove sono arrivati con striscioni, megafoni, bandiere e fumogeni. "Qui sta ripartendo tutto tranne la scuola. E di giorno in giorno slitta il nostro rientro in classe" racconta Leone, ormai uno dei volti noti di queste manifestazioni settimanali. "Mesi di promesse e non è cambiato niente", si limita a dire una ragazza e un'altra aggiunge che "dopo tante parole non hanno risolto un problema. Il primo quadrimestre è passato così".

Quel che emerge dalle loro parole è un senso di stanchezza e di sfiducia verso le istituzioni. Più volte sono arrivati a chiedere le dimissioni della ministra Azzolina. Molti non credono che il 18 si tornerà in aula, convinti che ci sarà il terzo rinvio dall'inizio del 2021, così si preparano ad altri giorni di sciopero e mobilitazioni. In alcuni licei romani - Tasso, Righi, Visconti, Cavour - in queste ore si stanno studiando altre forme di manifestazione che probabilmente vedranno gli studenti seguire la dad fuori dai plessi scolastici fino al 18 gennaio, quando la scuola dovrebbe finalmente riaprire i battenti.