Roma, torna il grande lupo grigio: rivincita della natura in boschi e parchi
I boschi intorno al lago di Martignano si ripopolano: il lupo può risolvere il "problema" cinghiali
di Luca Benigni
È discreto ma lo abbiamo sotto casa, ci guarda da vicino. Il lupo ormai è sempre più una presenza stabile nelle macchie e terreni incolti di Roma e provincia e ora anche nei boschi intorno al lago di Martignano.
È ormai certa infatti la sua presenza nel Parco Naturale di Bracciano Martignano. Da tempo il personale dell'Ente sta monitorando la specie e gli avvistamenti si succedono con sempre maggior frequenza. Sono state realizzate anche alcune riprese video.
Si tratta del lupo grigio appenninico (Canis lupus italicus), una specie sicuramente in espansione territoriale come confermano le segnalazioni nel Parco di Veio, nel Parco dei Castelli Romani, Castel di Guido, nella Riserva Statale del Litorale, Monti della Tolfa.
Un convegno fissato per il prossimo 26 maggio presso la sede del parco a Bracciano, ufficializza il suo ritorno.
Il Comune di Roma ha istituito un tavolo tecnico che si è già riunito una volta per valutare le misure di prevenzione utili a governare il fenomeno che è una bella notizia. Certifica che è in atto un processo di riequilibrio naturale in un territorio vasto che comprende l’area metropolitana di Roma e quello di tutte le province del Lazio.
La presenza del lupo in contesti prossimi a realtà densamente abitate è stata segnalata a Rieti, Viterbo, sui monti della Ciociaria dove non è una new entry, vista la prossimità con le terre del Parco d’Abruzzo, ma certo la popolazione è in crescita, e ora sui Monti Aurunci cioè sulle alture che guardano il mare e la pianura pontina in provincia di Latina.
Il ritorno del lupo nei territori intorno al lago di Bracciano è un fatto di grande importanza non solo conservazionistica, ma anche ecologica, potrà infatti contribuire a ristabilire una catena alimentare completa. L'assenza di un super predatore ha nel tempo contribuito a far crescere la popolazione di cinghiale (Sus scrofa) e tale crescita esponenziale ha causato danni sia alle attività agricole che agli habitat naturali. La presenza del lupo, al contrario, contribuisce al controllo della popolazione di cinghiale, sia in senso quantitativo che qualitativo, predando per primi gli individui deboli o malati. Tale presenza potrebbe rappresentare quindi la "soluzione ecologica e naturale" al "problema" cinghiale contribuendo al contenimento dei danni da esso causati, ma inevitabilmente potrebbe rappresentare una criticità per gli allevamenti del territorio.
Come dimostrato dalle esperienze di gestione di queste specie nell'Appennino Centrale, condividendo e mettendo in campo le giuste contromisure di prevenzione, la convivenza è possibile. E auspicabile. Il personale del Parco di Bracciano Martignano è comunque a disposizione dei cittadini per qualsiasi chiarimento e per attivare le eventuali azioni di supporto allo scopo di affrontare al meglio la situazione determinata dalla nuova presenza.
Iscriviti alla newsletter