Roma

Roma tra Covid e smog: coprifuoco e blocchi del traffico, il Pm 10 al limite

Il valore dei Pm10 nell'aria ha più volte toccato il limite consentito nei giorni scorsi. Ora salirà ancora: il Comune spera nella pioggia e nelle domeniche eco

Coronavirus, smart working e coprifuoco: nonostante il tris di restrizioni infernali, a Roma lo smog torna a far paura con le polveri sottili che più volte nell'ultima settimana hanno sfiorato lo sforamento del limite consentito. E con lui torna anche l'incubo blocchi del traffico, con la Raggi che si dovrà affidare alla danza della pioggia.

I nemici del sindaco pentastellato negli scorsi sette giorni sono stati l'alta pressione, la nebbia e la possibilità di accendere i termosifoni, combinazione che ha portato le centraline dell'Arpa Lazio a registrare dei valori di Pm10 nell'aria tra 46 ed 50 microgrammi per metro cubo (50 è il limite consentito) per quattro giorni consecutivi, tra il 2 ed il 5 novembre, con i valori che sono tornati a scendere solo nel weekend.

pm 10 roma 9 novembre
 

Nei prossimi giorni la situazione peggiorerà. Nebbie anche fitte faranno compagnia ai romani almeno fino a mercoledì 11 novembre, con la temperatura massima stabile tra i 20 ed i 22 gradi, faranno si che lo smog e le polveri sottili a Roma torneranno ad avvicinarsi a quei valori che nel mese di gennaio avevano costretto la Raggi a fermare i diesel euro 3 e tutti i veicoli più inquinanti a suon di blocchi del traffico. La conferma arriva anche dalla stessa Arpa Lazio che nelle previsioni dei prossimi giorni segna sforamenti nei giorni di martedì 10, mercoledì 11 e giovedì 12, con quest'ultimo che viene previsto come il più “inquinato”.

Raggi combatte lo smog con le domeniche ecologiche

Nei piani della Raggi, al momento, non ci sono blocchi del traffico in stile gennaio ma, in previsioni di questa ondata di nebbia e smog, nel “silenzio” della memoria di giunta numero 60 del 30 ottobre ha annunciato ben quattro domeniche ecologiche, ovvero il blocco del traffico all'interno della fascia verde. Il sindaco combatte così questa impennata di polveri sottili, costringendo i romani a lasciare le auto nei parcheggi e nei garage il 15 novembre, il 24 gennaio, il 14 febbraio ed il 14 marzo. Auto ferme anche per il prossimo San Valentino, sempre però con lo stop del blocco per l'ora di pranzo. L'interdizione della circolazione veicolare sarà infatti dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30.

Si legge nella memoria di giunta: "Le giornate scelte, sempre di domenica, sono individuate tenuto conto dei periodi potenzialmente critici per le condizioni micrometeorologiche di stabilità atmosferica e sono calendarizzate a seguito di apposita ricognizione volta all'esclusione della concomitanza di eventi di particolare interesse per la collettività, quali festività o eventi sportivi, nell'intento di procedere ad un doveroso bilanciamento degli interessi coinvolti. Date e orari sono suscettibili dl modifiche tenuto conto del contento ambientale dl rifenmento al momento dell'attuazione del divieto, nonché del verificarsi di eventi, ad oggi non previsti né prevedibili“.

Per quanto riguarda possibili blocchi alla circolazione infrasettimanali, resta valido il piano della Giunta Raggi con provvedimenti modulati in base ai giorni di superamento di Pm10 nell'aria: se si arriverà fino ad otto giorni consecutivi di sforamenti, ecco che i blocchi torneranno realtà. La Raggi spera nella pioggia per spegnere le future nuove polemiche.