Roma

Roma, trascrizione dei figli tra 2 mamme: scontro tra Gualtieri e Rampelli

Il sindaco Gualtieri: “Con emozione e convinzione abbiamo registrato gli atti di nascita di figli nati all'estero”. Rampelli: “Tapiro dell'illegalità”

Roma, il sindaco Gualtieri ha trascritto l'atto di nascita di due bambini nati all'estero da due coppie di mamme. Il vicepresidente della Camera Rampelli: “Un atto contro la legge. Meriterebbe il Tapiro per l'illegalità”.

Gli atti di nascita sono quelli di un bambino nato in Francia, da una mamma italiana e una francese, e quello di una bambina nata in Inghilterra, da una mamma italiana e una inglese. L'atto è stato firmato dal sindaco, alla presenza dell'assessore Catarci. Con questa trascrizione i due bambini avranno la cittadinanza italiana, e le quattro madri avranno i diritti e i doveri dei genitori.

Gualtieri: “Un atto normale, giusto e doveroso. Serve una legge”

“Un atto normale, giusto, doveroso - ha dichiarato il sindaco - pienamente legittimo perché ci sono sentenze chiarissime in merito, e sarebbe davvero sbagliato e ingiusto non procedere alle trascrizioni o farlo in modo parziale. Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto. Roma Capitale, con coerenza, è in prima linea nella promozione dei diritti e contro ogni forma di discriminazione. Poniamo fine all’indefinitezza e alla mancata assunzione di responsabilità. È maturo il tempo di dare al Paese una legge chiara per le famiglie omogenitoriali, che garantisca gli stessi diritti che sono riconosciuti in tutta Europa. L’amministrazione, con questo gesto concreto, ribadisce con forza di essere al fianco della comunità Lgbt+. Rendiamo tutti insieme Roma una città che non discrimina nessuno, sempre più aperta, accogliente, inclusiva, una vera Capitale dei diritti per tutte e per tutti”.

Rampelli: “Un atto quasi eversivo: Gualtieri meriterebbe il Tapiro dell'illegalità”

Sulla questione è intervenuto anche il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli: “Il sindaco Gualtieri può coltivare le convinzioni che vuole - spiega Rampelli - la democrazia per fortuna prevede la libertà di averne, la sua coscienza risponde alla sua etica, ma in quanto sindaco e quindi pubblico ufficiale ha il dovere di rispettare e far rispettare le leggi dello Stato. La decisione di oggi ha il sapore di un atto eversivo, costruito per far dimenticare le condizioni penose in cui versa la capitale, ombra di se stessa. Per carità, non ci stupiamo più della propensione all'illegalità della sinistra. Questo è un atto contra legem. L'ennesimo, appunto. Consegneremo al sindaco il Tapiro dell'illegalità"

“Ci rivolgeremo al prefetto di Roma - avverte invece il consigliere capitolino Federico Rocca - perché il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri è il primo che deve attenersi al rispetto delle leggi e non può stravolgerle per i propri convincimenti politici”.