Roma

Roma, trecento supplenti degli asili senza stipendio. Assunte a settembre, vittime della lenta burocrazia

La Cisl Funzione pubblica denuncia il caso che coinvolge un esercito di precarie a tempo determinato: De Santis: "Mai accaduto prima"

Assunte a tempo determinato negli asili nido del Comune di Roma per supplire alle carenze di organico ma dovranno lavorare senza ricevere lo stipendio sino a quando il Comune di Roma non riuscirà a formalizzare i contratti stipulati a settembre: la condanna è per 300 educatrici.

A denunciare il caso è Cisl Fp Roma Capitale Rieti venuta a conoscenza del fatto che questo mese di ottobre centinaia di precarie del settore educativo scolastico di Roma Capitale non percepiranno gli emolumenti dovuti per l’attività da queste prestata, in virtù dei contratti dipartimentali sottoscritti già dalla metà del mese di settembre.

Il Comune non ha formalizzato il contrattti stipulati a settembre

Scrive la Cisl Funzione pubblica: “Accade perché il Dipartimento non è stato, ancora una volta, in grado di garantire quelli che sono gli aspetti fondamentali e primari dell’attività amministrativa cui è chiamato ad adempiere. Risulterebbe, infatti, che lo stesso non sia stato in grado, pur avendo a disposizione un lasso di tempo assolutamente sufficiente, di inserire i contratti annuali sottoscritti dal personale a tempo determinato chiamato a scegliere nel mese di settembre. Questo comporterà il mancato pagamento dei relativi emolumenti alle persone interessate, cosa gravissima considerando che garantire la liquidazione degli stessi dovrebbe essere un interesse primario di chi è chiamato ad utilizzare tale personale per garantire servizi così delicati per la Città di Roma”.

Si accende la politica, De Santis: "Mai accaduto prima"

Sul tema sinora ignorato dalla politica romana, interviene il capogruppo capitolino della Lista Civica Virginia Raggi Antonio De Santis: “Una situazione di una gravità inaudita, soprattutto se il datore di lavoro è un ente pubblico, dinanzi alla quale Gualtieri non può restare inerte. Non c'è molto da dire. Il Sindaco intervenga - e subito - a tutela delle lavoratrici. A Roma non è mai accaduto”.