Roma

Roma, un mare di carte d'identità in scadenza: oltre 70mila. Via ai rinnovi

Dal 3 giugno sarà possibile rinnovare le carte d'identità scadute durante l'emergenza Coronavirus

A Roma un mare di carte d'identità scadute: dall'inizio dell'emergenza Coronavirus sono oltre 70mila i documenti in scadenza nel periodo che va da febbraio ad agosto 2020, per i cittadini residenti nella Capitale. Ma dal 3 giugno ripartiranno i rinnovi.

 

A dare l'annuncio in comunicato il Campidoglio che spiega: "Garantire una graduale ripresa dei servizi anagrafici e demografici in tutti i Municipi, anche attraverso una riattivazione degli sportelli e sempre in linea con le misure finalizzate alla salvaguardia della salute pubblica. Con questo obiettivo il Dipartimento Servizi Delegati ha inviato una circolare a tutte le strutture territoriali affinché definiscano un’apposita programmazione incentrata sulla riapertura fissata al prossimo 3 giugno per l’agenda di prenotazione della Carta di identità elettronica (Cie)".

“Il necessario blocco di numerose attività durante l’emergenza sanitaria - sottolinea l’assessore al Personale, Antonio De Santis - ha determinato un accumulo di pratiche e documenti che rischiano di costituire una mole enorme. Per questo abbiamo impostato un percorso incentrato su una programmazione per evitare ingorghi quando terminerà il 31 agosto la proroga per la scadenza della Carta di identità elettronica. Anche grazie alla sinergia con il Poligrafico, che ringrazio sentitamente, rendiamo gli uffici e i servizi funzionali ai bisogni dei cittadini, nell'ottica di una Pubblica amministrazione che operi in base ai bisogni delle persone".

L’analisi effettuata - prosegue la nota - indica in 72.527 il numero delle carte di identità elettroniche scadute per i cittadini residenti a Roma nel periodo che intercorre tra febbraio e agosto 2020. A questi cittadini verranno inviate comunicazioni informative, tramite e-mail o posta prioritaria, per ricordare loro la necessità di fissare un appuntamento in via telefonica e rinnovare così il documento. La pianificazione degli appuntamenti verrà stabilita in costante sinergia con l’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato (Ipzs).

Le postazioni dedicate al rilascio della Cie saranno operative al 50%, con l’obiettivo di applicare le vigenti misure per il distanziamento sociale. La programmazione dei dipendenti assegnati agli uffici anagrafici terrà quindi conto di un’alternanza tra lavoro agile e presenza fisica, con la previsione di poter riprendere l’apertura al pubblico, oltre alla mattina (8,30 – 13), anche due pomeriggi a settimana (13 – 16,30).

Gli sportelli, sempre nell’ottica di evitare file e assembramenti, conclude il comunicato, non rilasceranno i certificati anagrafici e di stato civile, in quanto ottenibili dai cittadini tramite i servizi online oppure presso le edicole o gli uffici postali. Eccezioni saranno consentite soltanto nei casi di comprovata urgenza o indifferibilità.