Roma

Roma: Virginia Raggi si fa la tv personale. Dirette web, spesi 50 mila euro

Con due determine il Comune autorizza la fornitura al sindaco M5S dell'attrezzatura necessaria creare una vera e propria emittente televisiva via internet

Uno studio televisivo grande come la città di Roma e una tv che nei prossimi mesi di campagna elettorale parlerà solo delle “magnifiche sorti e progressive” e del “genius loci” di Virginia Raggi, primo sindaco di Roma ad avere a disposizione un'emittente televisiva via internet che si potrà chiamare Raggi Tv.

Con l'incubo del prossimo 26 novembre, giorno in cui è prevista la pronuncia della Corte d'Appello sull'assoluzione in primo grado per falso ideologico, in Campidoglio si affilano le armi della comunicazione. Come si può leggere dalle determine di spesa del Comune che affaritaliani.it allega in coda al pezzo, lo scorso 7 dicembre l'Ufficio Stampa del Comune ha arricchito già la straordinaria dotazione di attrezzature di ripresa e streaming, con una serie di apparecchiature “tattiche” che consentiranno dirette web del sindaco da ogni dove con qualità da far invidia a National Geographic Channel, per una spesa totale di oltre 33 mila euro, saggiamente contenuta entro la soglia dei 40 mila che avrebbe obbligato il Campidoglio ad una gara.

Col via libera del Dipartimento Trasformazione Digitale che ha fornito “parere tecnico favorevole”, sono stati acquistati 3 Iphone 11, 2 Mac da 27 pollici supercarrozzati, 2 monitor per montaggio televisivo, 1 Ipad e poi registratori audio professionali, cavalletti monopiede, cavalletti treppiedi, 2 monitor da campo, 3 televisori da parete, batterie per lampade, lampade da studio, microfoni, radiomicrofoni, 3 stabilizzatori per telefonini, cuffie varie e hardware per l'acquisizione video. Insomma, tutto quanto basta e avanza per garantire riprese on the road di grande qualità visto che l'upgrade di Raggi Tv degli ultimi giorni, si aggiunge alla già copiosa attrezzatura acquistata nel 2018 per oltre 18 mila euro e comprendenti i soliti microfoni che avvolgono e coccolano nelle dirette social la voce di Virginia e gli strumenti per la gestione del segnale video da gettare in pasto ai fan dei social di Raggi Tv.

Ad accorgersi degli acquisti di Virginia Tv è solo il consigliere della Lega, Davide Bordoni, che lo scorso 9 novembre ha inviato una richiesta per “conoscere i costi sostenuti dall'Ufficio Stampa nel periodo 2018-2020” e si è visto recapitare l'elenco delle apparecchiature corredate dalle licenze del software necessario a montaggi televisivi di grande qualità. E la sorpresa è stata grande non tanto per gli importi che hanno aggirato i limiti di spesa delle gare, quanto per la qualità dei materiali di cui dispone il Campidoglio.

Ad onore del vero, sarebbe opportuno chiedere a Virginia Raggi cosa avrebbe commentato se le spese fossero state fatte da Ignazio Marino, quando l'attuale sindaco era semplice consigliere comunale. Un curiosità che tecnicamente dovrebbe trovare una risposta, vista l'incombenza della campagna elettorale.

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