Roma
Roma, voto a maggio. Draghi premier, salta il cartello Pd-M5s per il rinvio
L'appoggio di Lega, Fdi e Fi al Governo Draghi vincolata alla data delle elezioni per Roma, Torino, Bologna, Milano, Napoli, la Calabria e altri 1300 Comuni
Draghi premier fa saltare il cartello elettorale: nessun rinvio delle amministrative per rinnovare i i Comuni di Roma, Torino, Bologna, Milano, Napoli e il consiglio regionale della Calabria più altri 1300 Comuni minori.
E questo l'accordo con il quale il centrodestra potrebbe accettare l'appoggio esterno: mantenere fede all'impegno chiesto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al contempo incassare quella tornata elettorale che viene chiesta a gran voce.
Un accordo che farebbe contenti tutti tranne Pd e 5 Stelle che invece contavano sull'effetto pandemia per congelare le urne e che ora “indeboliti” dal fallimento del Conte Ter e dalla necessità di fornire la possibilità di un test elettorale a Lega e Fratelli d'Italia, dovranno correre nella ricerca di un candidato.
Per Roma in particolare, Forza Italia e Lega dovranno dar un senso al pressing su Giorgia Meloni che dall'autunno in poi ha prima “posto veti” sui candidati della coalizione e poi incassato una serie di “No, grazie” da importanti esponenti della società civile.
Anche la tanto auspicata “convergenza su Guido Bertolaso” dovrà trovare una sintesi o attraverso la santificazione della candidatura, oppure con il nome alternativo che convinca tutti. Stesso scenario a sinistra, con il Pd ormai succube di Carlo Calenda e del veto su Virginia Raggi che, sorridente e serena veleggia verso le elezioni incassando ogni giorni quei pochi progetti che la sua Giunta è riuscita a mettere in piedi in 4 anni.
Insomma, se prima i leader tentennavano su Roma, ora il capitolo che si apre è quello degli accordi per le candidature nelle grandi città: la trattativa sulla Capitale è legata alle altre grandi città. L'obiettivo è dimostrare che se si andasse alle elezioni, il centrodestra farebbe man bassa di voti. Un test che peserà sul possibile Governo Draghi e che arriverà quando ormai le carte del Recovery saranno già a Bruxelles. Gli strateghi dei partiti hanno segnato la road map.