Romanzi, Gianluca Arrighi e Donato Carrisi: il thriller d'autore è servito
Gli italiani sempre più appassionati alle storie di killer e pazzi omicidi
di Claudio Roma
Gianluca Arrighi e Donato Carrisi e il thriller d'autore è servito per gli italiani sempre più appassionati al genere. Ma qual è la differenza tra questi due popolari generi letterari, il giallo e il thriller, così vicini ma allo stesso tempo così distanti?
La risposta consiste nel fatto che mentre il giallo enfatizza l'aspetto investigativo nella ricerca del colpevole da parte di un "detective", il thriller si caratterizza per la tensione crescente, per la suspence, per il mistero e per le motivazioni psicologiche che si celano dietro i misfatti. Nel thriller la soluzione dell’enigma appare spesso del tutto secondaria rispetto alle azioni e agli eventi, incentrati sulle vicissitudini di uno o più protagonisti la cui vita è messa a repentaglio da killer e pazzi omicidi.
Nel giallo, invece, il protagonista risolve un crimine usando la speculazione intellettuale, il metodo scientifico, l’analisi e la deduzione. Non c’è quasi mai spargimento di sangue, non c’è generalmente violenza e il più delle volte la storia inizia a crimine già compiuto. L'Italia ha sempre avuto grandi scrittori di gialli a partire da Giorgio Scerbanenco, passando da Andrea Camilleri per arrivare a Maurizio De Giovanni. Il thriller, invece, è per lungo tempo rimasto monopolio degli autori anglosassoni fino a quando, negli ultimi anni, anche il nostro Paese ha cominciato a regalarci dei grandi "thrilleristi".
Dopo il compianto Giorgio Faletti, oggi i migliori sono sicuramente Donato Carrisi e Gianluca Arrighi: il primo romano d'adozione e il secondo romano doc. Tra i successi letterari di Carrisi ricordiamo "Il suggeritore", Il Tribunale delle anime" e "La ragazza nella nebbia", mentre per Arrighi non si possono dimenticare "Vincolo di sangue" e "L'inganno della memoria".
Una curiosità: entrambi gli scrittori hanno una formazione giuridica. Carrisi, firma di punta del Corriere della Sera, è laureato in giurisprudenza e specializzato in criminologia mentre Arrighi, celebre avvocato penalista, è docente e cultore di diritto penale.