Roma

Rousseau, la M5S Quintavalle si schiera contro il Pd. “Perché ho votato no”

La sindacalista cacciata da Atac, Micaela Quintavalle, rende pubblico il suo voto sulla piattaforma Rousseau

Cacciata dall'Atac per aver fatto sl suo mestiere di sindacalista, la pasionaria di Cambiamenti m410 e iscritta della primissima ora al Movimento Cinque Stelle, dichiara il suo voto pubblicamente: “Fatto... Ed ho votato no. Capisco tutto... seguo la politica ogni maledetto giorno... ma stare con chi dice di voler salvare la scuola dopo averla annientata, stare con chi ha massacrato gli operai, stare con chi ha salvato le banche ed usato bambini... No grazie”.

La Quintavalle non ha mai nascosto le sue simpatie per il Movimento è da sempre vicina al gruppo che fa capo a Marcello De Vito col suo voto sostanzia la divisione che è in atto a Roma tra “Movimentisti della prima ora” e governisti che seguono le indicazioni di Grillo.

Spiega così il suo voto: “Nel mio mondo di sognatrice deficiente preferisco perdere. Ricominciare dal basso. E riconquistare fiducia nell’elettorato. Il movimento è nato perché gli altri avevano fallito. Se dobbiamo fonderci a loro, perché i contratti di governo sono scuse e giustificazioni, non serviamo più. Basta chi già c’è...”

E fronte alle polemiche che intasano la sua bacheca, Micaela Quintavalle replica: “Siamo in un paese libero no? Ed io ragiono con il mio cervello!!!! Se votare no vuol dire lasciare L Italia a Salvini assumiamoci le nostre responsabilità. Se L Italia non vota movimento è perché qualcosa l'abbiamo sbagliata. Quindi ricominciamo. Dal basso. Tra la gente. Vincerà il si. E governeremo col pd. Ma un giorno si tornerà alle urne. È la sconteremo tutta...”.