Roma
"Ruspe sui campi rom". "Via i razzisti". Scontri tra antagonisti e Casa Pound
Un centinaio di militanti di CasaPound da una parte. Immigrati e appartenenti ai centri sociali dall'altra. In mezzo blindati della polizia e agenti in tenuta antisommossa che hanno allontanato, non senza qualche spintone e attimo di tensione, i manifestanti antirazzisti. Questa la scena in piazza Battistini, dove il movimento di destra si e' unito alla manifestazione indetta da alcuni comitati di quartiere per chiedere la chiusura dei campi rom di via Cesare Lombroso e via della Monachina.
La tensione in città è al massimo ad una settimana dall'incidente mortale di via Boccea dove un auto pirata con a bordo alcuni rom, che non si erano fermati all'alt della polizia, aveva provocato la morte della 44enne filippina Corazon Abordo. L'iniziativa e' stata contestata da alcuni antagonisti, la cui manifestazione non era autorizzata; i partecipanti sono cosi' stati allontanati dalla polizia. I due gruppi hanno scambiato slogan, tenuti sotto controllo dalle forze dell'ordine. "Alcuni italiani non si arrendono", si legge sullo striscione tricolore dei militanti della destra, che chiedono la chiusura dei campi rom, mentre sul fronte opposto si chiede "Solidarieta' per Corazon e tutti gli immigrati".
Continua il presidio dei manifestanti di estrema destra davanti alla stazione metro Battistini in mezzo a bandiere tricolore. In testa gli striscioni "Basta, chiudiamo i campi rom" del comitato Fenix 13 e "alcuni italiani non si arrendono".
"Siamo qui per chiedere la chiusura dei campi rom, non solo in questa zona ma in tutta Roma - ha detto al megafono il vicepresidente di CasaPound, Simone Di Stefano - E per chiedere che i fondi siano destinati alle famiglie italiane in crisi e non ai rom. Per noi è impensabile che si possa vivere in queste condizioni e che ci possa essere questa illegalità, il tutto gestito da cooperative che sono gli amici del sindaco".
"Non e' accettabile che quattro gatti vogliano impedire una manifestazione regolarmente autorizzata", dice uno dei manifestanti di CasaPound riferendosi a quelli dei centri sociali, "solo per difendere chi viene a casa nostra e viene trattato in modo diverso rispetto agli italiani: a noi ci sgombererebbero dopo pochi minuti mentre qui assistiamo al continuo nascere di campi rom illegali. Vogliamo che senza paura vengano portate le ruspe e chiusi questi campi".
Durante l’attività di mediazione da parte della Polizia di Stato è stato rinvenuto, sotto la bancarella di un ambulante, un borsone dentro il quale, sono state trovate e sequestrate alcune mazze di legno.Gli attivisti dei centri sociali si sono diretti con un corteo improvvisato su via Battistini all'occupazione abitativa adiacente la stazione, cantando "Odio la lega" e "Siamo tutti antirazzisti". I manifestanti sono entrati dentro l'edificio e il presidio si è sciolto.
Le camionette delle forze dell'ordine - che divideva il presidio da quello di CasaPound - hanno lasciato la strada, ripristinando la viabilità.