Sabaudia, i fuochi d'artificio nel Parco del Circeo “bruciano” Rutelli
L'ex sindaco non avrebbe chiesto le autorizzazioni né al Comune né al Parco
I fuochi d'artificio e una ruspa per accompagnare la sposa all'altare finiscono per rovinare la festa a Francesco Rutelli, ex sindaco di Roma ed ex Ministro ai Beni e alle Attività Culturali, finito in un batter baleno in un mare di polemiche. E così le dune di Sabaudia, spettacolare location scelta per celebrare il matrimonio da favola del figlio Giorgio, rischiano di essere trascinate via da una bufera.
Nell'area protetta del Parco Nazionale del Circeo, sottoposta a vincoli di tutela ambientale, la sposina è arrivata sulla battigia di una stabilimento di Torre Paola, dentro la benna di una ruspa. Il problema è che in quella zona gli unici mezzi a cui è consentito attraversare la spiaggia sono quelli utilizzati per la pulizia dell'arenile, o per motivi di sicurezza ed emergenza. E la sposa in abito bianco pare non rientri tra i casi.
Il secondo problema riguarda i fuochi d'artificio che hanno disegnato il cielo, dopo lo scambio delle fedi. Nè il Comune né il Parco avrebbero mai rilasciato alcuna autorizzazione per consentire gli “spari”. E dopo la pubblicazione di alcune foto che hanno svelato le magie della festa, il direttore del Parco, Paolo Cassola, ha scritto a Giuseppe Lopez, dell'ispettorato generale del Corpo Forestale dello Stato per richiedere accertamenti e la verifica di eventuali responsabilità e danneggiamenti.
A questo punto Rutelli e suo moglie Barbara Palombelli potrebbero vedersi recapitata una bella multa. Ma è soprattutto il danno di immagine che brucerebbe, molto più dei fuochi esplosi in aria.