Roma

Sabella: "Abbiamo dato una mano alle indagini". Ma l'assessore frena sul commissariamento

Alfonso Sabella, assessore ala Legalità del Comune di Roma, rivendica il ruolo della Giunta nella fase due di Mafia Capitale. "C'è stato il nostro contributo, abbiamo mandato tutti gli atti senza nascondere nulla ovviamente alla Procura di Roma, anzi. Abbiamo collaborato con gli organi inquirenti affinché ci dessero una ulteriore mano a fare pulizia perché ovviamente gli strumenti dell'amministrazione sono meno forti rispetto a quelli di cui può godere la magistratura. Noi non possiamo intercettare, far pedinare le persone, non possiamo mettere microspie. Quindi, con quelli che erano gli strumenti dell'amministrazione credo che i risultati ottenuti siano già abbastanza evidenti e dobbiamo continuare sempre di più su questa strada".
Sull'ipotesi di commissariamento, Sabella prende tempo: Nessuna paura perché se per caso si prenderà questa decisione, non potremo che rispettarla e accettarla. Credo però che bisognera' valutare bene questa decisione perche' in questo momento dire che il Comune sia infiltrato dalla mafia, che sia in mano alla corruzione e che non sia in grado di lavorare quando invece sta lavorando con la massima trasparenza anche se con un po' di lentezza...siamo andati ben oltre quello che c'è anche nell'ordinanza. I fatti evidenziati nell'ordinanza di custodia cautelare con le nuove regole oggi come oggi, con le regole che noi abbiamo al Comune di Roma, non sarebbero più possibili".