Salgono del 10% in 3 anni i minori allontanati dalle famiglie: sono 21mila
La maggioranza è costituita da ragazzi maschi tra i 14 e i 17 anni
Sono 21.035 in Italia i minorenni allontanati dalle proprie famiglie d'origine e oggi ospiti di strutture pubbliche. Un dato che è cresciuto quasi del 10% dal 2014. Di questi, la stragrande maggioranza è costituita da maschi tra i 14 e i 17 anni. Nonostante le comunità provvedano anche ai ragazzi sopra i 18 anni, è soprattutto il dato riguardante i minorenni ad essere schizzato alle stelle, con un aumento del 9,3% dal 2014 al 2015.
I casi di maggiorenni ospitati nelle strutture pubbliche, invece, sebbene sempre in crescita, raggiunge appena un + 7,8%, con una diminuzione dei neo-maggiorenni, che dai 2.072 dell'ultima rilevazione del Garante per i minori, scendono a 1.940.
Sono quasi 3.500 le comunità che ospitano i ragazzi su tutto il territorio nazionale. Nel Lazio il numero medio di ospiti presenti per struttura è 8,7. Qui è concentrato il 7,3% dei minori non accompagnati di tutta Italia.
“I dati raccolti mettono a fuoco oltre alla dimensione quantitativa, anche le principali caratteristiche qualitative dell’accoglienza in comunità. In particolare: il numero di strutture presenti sul territorio di competenza; il numero di ispezioni effettuate; il numero degli ospiti complessivi; le caratteristiche degli ospiti, riguardo al genere, alla cittadinanza, all’eventuale condizione di minore non accompagnato e all’età; la tipologia di inserimento (giudiziale o consensuale); il numero di casi in cui la permanenza si protrae da oltre 24 mesi; la provenienza del minore al momento dell’inserimento, i casi in cui la permanenza termina a 18 anni e quelli in cui si protrae oltre la maggiore età”, spiega il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
La pubblicazione è il risultato dell’attività di monitoraggio ed elaborazione dati sui minori presenti in comunità, che l’Autorità svolge attraverso l’analisi delle informazioni che, per legge, ogni 6 mesi le strutture di accoglienza sono tenute a comunicare alle procure minorili. I dati presi in esame si riferiscono a tutte le tipologie di comunità per minorenni, comprese le comunità familiari, le comunità terapeutiche e le strutture che consentono l’accoglienza genitore-bambino. Sono escluse le strutture che rientrano nell’ambito della prima accoglienza dei minorenni di origine straniera e le comunità di pertinenza del Ministero della Giustizia.
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