Salute, al Gemelli si sperimenta la cura del diabete attraverso il calore
L'ospedale recluta pazienti volontari che si vogliano sottoporre alla nuova tecnica
Parte una nuova sperimentazione per la cura del diabete attraverso il calore.
L’Humanitas Research Hospital di Rozzano e la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma ospiteranno la ricerca, reclutando pazienti volontari tra i 28 e i 74 anni, affetti da diabete di tipo 2, in terapia con farmaci antidiabetici orali ma non ancora sottoposti a insulina, con valori di emoglobina glicata ( HbA1c) tra 7,5 e 10%.
La sperimentazione usa il calore per rigenerare una mucosa intestinale “sana” agendo su una parte dell’intestino, il duodeno. Operando sulla mucosa intestinale, il calore ripristina la normale composizione degli ormoni prodotti dall’intestino e migliora il controllo della glicemia e quindi il diabete. La tecnica, chiamata “ringiovanimento della mucosa duodenale”, è stata sviluppata dalla azienda statunitense Fractyl Laboratories Inc.
La sperimentazione, oltre che in Italia, è già partita in Inghilterra, Belgio e Germania. Le prime cure hanno dimostrato che il trattamento, sicuro e innocuo, ha un impatto di notevole entità sulla malattia ed è duraturo nel tempo.
“Ci auguriamo risultati definitivi degli studi attualmente in corso entro un paio di anni" spiega la professoressa Geltrude Mingrone, Direttore dell’Unità Operativa Complessa Patologie dell'obesità del Gemelli e docente di Medicina interna e geriatria all’Università Cattolica.