Roma
“Salvini compromesso coi tassisti”, sulle strade l'ira degli Ncc: megacorteo
Dall'Eur a piazza Esedra a Roma la manifestazione contro il Governo: “Non accetteremo più due categorie concorrenti nella stressa legge”
Migliaia di Ncc stanno raggiungendo Roma da tutta Italia e con tutti i mezzi. L'appuntamento è per oggi alle 12 al Pala Lottomatica dove partirà un corteo di veicoli diretto a Piazza Esedra, dove, dalle 14, avrà inizio la manifestazione nazionale del Noleggio con conducente indetta da Sistema Trasporti, Anitrav, Associazione Ncc Italia, AsiNcc, Comitato Air alla quale ha aderito la federazione MuoverSì.
"Ribadiremo con forza la richiesta di intervento di Palazzo Chigi in quanto riteniamo il ministro Salvini ormai irrimediabilmente compromesso in una campagna elettorale a favore dei tassisti. Abbiamo bisogno di terzietà e di poter presentare le nostre proposte di riforma. Non accetteremo più le norme a noi imposte dai tassisti - dice Francesco Artusa, presidente di 'Sistema Trasporti' -. È vergognoso che possano esserci ancora due categorie concorrenti nella stessa legge in cui per una, gli Ncc, si chiede il dossieraggio degli operatori dei clienti, un'ora di fermo tra un servizio e l'altro, il divieto di lavorare per intermediari come tour operator e agenzie e il fermo amministrativo per qualsiasi infrazione, anche presunta".
Le accuse ai taxi: "Vogliono impedire la concorrenza"
L'altra invece, il taxi, è coccolata ed esentata da qualsiasi obbligo, compresi quelli fiscali e con sanzioni molto più leggere, quando raramente inflitte, per violazioni ben più gravi. Accontentare ancora una volta i tassisti con altre misure incostituzionali come quelle già cassate, al solo scopo di impedire la concorrenza, significa esporre l'Italia a nuove figuracce interne ed internazionali alla vigilia del Giubileo e delle olimpiadi".
"Salvini vuole condannare milioni di passeggeri ad infinite code in attesa di un taxi o di un mezzo pubblico, tagliando le gomme all'unica mobilità che funziona in questo paese: gli Ncc. Oggi saremo a Roma per impedirglielo", conclude.