Roma
Salvini contro Sardine, a Roma la sfida: città divisa tra Destra e Sinistra
La Lega sceglie l'Eur per continuare la campagna verso le elezioni a Roma e nel Lazio, le Sardine post scissione in Centro: domenica la sfida a distanza
di Federico Bosi
Matteo Salvini contro le Sardine, la sfida continua. Dopo lo scontro avvenuto in Emilia Romagna, la battaglia a distanza si sposta a Roma: domenica la Lega sceglie l'Eur per continuare la sua campagna in vista delle elezioni del 2021; le Sardine romane invece, per la prima manifestazione post scissione da Santori & Co., optano per il Centro.
Il leader della Lega continua a dire che le Sardine “hanno fallito” o che “sono solo dei poveretti”, ma il fatto che le manifestazioni si tengano nella stessa giornata, domenica 16 febbraio, e nello stesso orario, dalle 16:30, certifica che la sfida c'è e continuerà ancora a lungo.
Salvini e la Lega al palazzo dei Congressi: la campagna per Roma continua
Nonostante alle elezioni a Roma e nel Lazio manchi più di un anno, Matteo Salvini e la Lega hanno già iniziato da tempo la loro campagna elettorale. Dopo una prima manifestazione in piazza San Giovanni insieme agli alleati Fratelli d'Italia e Forza Italia ed un tour per le periferie romane, l'ultima mossa di Salvini è un incontro aperto al pubblico al palazzo dei Congressi dell'Eur dove avverrà un confronto sul palco con i principali rappresentanti delle categorie professionali e produttive della città in cui Salvini metterà, ancora una volta, in risalto tutti i problemi delle amministrazioni Raggi e Zingaretti.
“Serve la Regione – ha spiegato mercoledì in un'intervista a Radio Radio –, di trasporti e rifiuti se ne occupa lei. Però la colpa è pure del Comune su entrambi i settori. In bici non si può andare, la metro non funziona, i bus vanno a fuoco. Stiamo lavorando alla nostra idea di città ed alla squadra di persone che la porteranno avanti". Le possibilità che durante l'incontro di domenica Salvini annunci il candidato sindaco per Roma sono bassissima ma, sempre a Radio Radio, ha lasciato trapelare qualche nuovo indizio sul nome che ha in testa: "Qualcuno che non abbia padrini o padroni che potrebbe avere una bella idea di Roma c'è, magari uno senza tessera di partito”.
Le Sardine romane in piazza Santi Apostoli: è sfida alla Destra ed al sovranismo
Quella di domenica sarà appunto la prima manifestazione delle Sardine made in Roma dopo la scissione con i fondatori di Bologna avvenuta in seguito all'incontro di Santori & Co. con i Benetton. Ma nonostante questo Mattia Santori, Giulia Trappoloni, Andrea Gareffa, Roberto Morotti, Lorenzo Donnoli e Jasmine Cristallo saranno in piazza Santi Apostoli al fianco delle Sardine romane. "Dopo il successo di Piazza San Giovanni - ricorda una nota - siamo andati nelle periferie ad ascoltare i cittadini, abbiamo raccolto voci ed emozioni, idee e prospettive. Fervono i preparativi per riempire un’altra piazza per fare da megafono ai cittadini usando gli anticorpi che servono a questa politica: fantasia, ideali, creatività e contenuti. Parleremo con Mattia dell’abolizione dei decreti sicurezza, ma lo faremo suonando nuove note, parlando al cuore e non allo stomaco, usando un 'erotismo romantico e non tamarro', per citare proprio Mattia. Tutti insieme possiamo invertire la rotta, rendere di nuovo Roma il centro del mondo. Dal centro alle periferie, fino alle borgate nessuno deve rimanere indietro".
"Come un banco di sardine - si legge ancora - ci accingiamo a travolgere coloro che dipingono il cielo di Roma solo con il nero. Piazza San Giovanni andava riconquistata con entusiasmo e allegria, ma il ritrovo di quella comunità era solo un punto di partenza, ora siamo pronti a scendere nuovamente in piazza per guardarci, confrontarci e navigare insieme in mare aperto".
Lega vs Sardine, fotografato Santori vicino ai cassonetti: pioggia di insulti
A dare il via alla sfida romana tra le parti non è però stato Matteo Salvini, ma il coordinatore della Lega Giovani Roma nonché papabile candidato del Centrodestra alla presidenza del Municipio XI, Daniele Catalano. Su Facebook l'ex consigliere municipale ha postato una foto di Mattia Santori vicino ai cassonetti a Roma con il commento: “Vado a lavoro, in Prati e becco... il capo delle Sardine (vicino ai secchioni?)... Pomeriggio rovinato?”. Sotto al post i seguaci leghisti non si sono risparmiati con gli insulti: da “buttacelo dentro”, a “sembra uno zingaro” o “straccione”, fino ai più fantasiosi “la sardine va nell'umido o nel non riciclabile?” a “tentativo di mimetizzazione”.