San Valentino “porta sfiga”. Come sopravvivere magari con un toy boy
Liturgia fuori moda e col rischio di fare il cont down per San Faustino: festa dei single. Il decalogo per sopravvivere
San Valentino, per gli innamorati c'è rimasto solo il mito e la festa che fu è sempre più un'occasione ci commercio. Tant'è che fioccano i sondaggi, come quello irriverente realizzato da un sito che propone alle donne di ogni età di adottare un ragazzo come vendetta per il mito dell'uomo cacciatore e che sostiene che il mito è finito, Proponendo un decalogo di sopravvivenza.
Il declino
Dalla cena “a tema” alla proposta di regalo; dal ristorante trendy allo chef di seconda linea affamato d'incassi, il giorno “zuccheroso” di San Valentino “tra i 18 e i 28 anni non riscuote un grandissimo successo. Tra i maschietti forse non è una gran novità, ma anche le ragazze non sembrano particolarmente affezionate alla ricorrenza. Nel dettaglio: per il 6% “porta sfiga”, per il 23% è una tradizione superata e anche un po’ fastidiosa: esibisce una farlocca liturgia di “ostentazione dell’amore e fa rosicare chi, purtroppo, è single”. Per il 45% (con una lieve predominanza al femminile) è accettabile “solo perché a un momento di festa (soprattutto infrasettimanale) non si dice mai di no”. Per il 21% “è una giornata in cui si celebra l’amore in tutte le sue forme e non soltanto quelle di coppia”. Solo il 5% (e praticamente tutte “lei”) non vede l’ora di sguazzare in laghi di miele con il proprio amato bene”.
E così il sondaggio realizzato tra i membri della community adottaunragazzo.it si trasforma in una serie di consigli per sopravvivere all'eccesso di dolcezza che fa rischiare il diabete.
No whatsup, sì al telefono
Usare il cellulare per la sua funzione primaria. Ovvero telefonare. Niente SMS, messaggini Whatsapp o Messenger. Niente emoticon ma – soprattutto- niente post iperglicemici sul profilo Facebook dell’amata/o. Peggio ancora se il contenuto dei post sono citazioni letterarie, di canzoni o bigliettini digitali. Bastano quattro parole, semplici e che vengano dal cuore. Non dal supermercato. Se non siete propriamente dei Cyrano basta un “Buongiorno e buon San Valentino”. Il resto verrà da sé. Non solo, fate a gara a sorprendervi per chi chiamerà per primo (dopo le 7:30 s’intende).
Vietati fiori e cioccolatini
Da evitare l’invio di fiori/cioccolatini in ufficio (o se l’amato bene non vive solo, a casa dei genitori o nell’appartamento in condivisione). Potrebbe essere imbarazzante e inutilmente ostentativo. E anche deprimente nei confronti dei colleghi/coinquilini single o con un partner poco premuroso. Peggio ancora, esagerare con composizioni floreali da matrimonio reale. Più che languidi sentimenti infatti, creano il sospetto che abbiate, proprio a San Valentino, qualcosa da farvi perdonare. La classica rosa rossa, se proprio vorrete attenervi alla tradizione, tenetevela per l’incontro “live”.
Se proprio dovete fare un regale che sia per voi
Fatevi un regalo. Ovvero, prendetevi il pomeriggio per andare in giro insieme. Per scegliere insieme i regali da scambiarvi. Certo, toglierà tutta la sorpresa, ma perlomeno non cadrete nella tentazione di regalare qualcosa che in realtà soddisfa i vostri desideri e non quelli del vostro amore (vedi completini da lap dancer per lei). Non solo, invece dei regali da scambiarvi potete scegliere un “regalo di coppia”: un pomeriggio alla SPA, quel film che vi siete persi ecc. Da tenere presente la sobrietà: passare dallo stupire allo sterile stupefare è un attimo.
A cena meglio in casa
Uscite dagli schemi, soprattutto se gli schemi sono cene pseudoromantiche in costosi ristoranti con menu prefabbricati. Meglio una cena a casa. E secondo le “adottine”, meglio ancora se la casa è quella di lui. Un po’ perché l’uomo ai fornelli è fighisssimo di default (anche se sta semplicemente scaldando le lasagne della mamma). E un po’ perché ribaltare i ruoli potrebbe essere divertente. I ragazzi potranno non essere dei Gordon Ramsey perfetti nella preparazione del filetto alla Wellington. Ma potranno constatare come se la cava lei nella scelta del vino. In ogni caso, almeno per questa cena, i telefonini devono rimanere spenti.
Non c'è tempo per il sesso
Se siete arrivati indenni a questa ora, la giornata si sta per chiudere, e probabilmente con una degna conclusione sotto le lenzuola (o in altro posto adatto ad “incontri ravvicinati dalle mille sfumature dell’eros”). E, su questo punto, i consigli dei nostri millennials si fermano. San Valentino praticamente è già andato via con le sue melensaggini, e non avrete certo bisogno di consigli su come gestire i vostri momenti hot. Però un ultimo avvertimento ai più giovani ci sentiamo di darlo. Tra la cena e le lenzuola è un percorso senza soluzione di continuità: quindi, per una sera, niente televisione, niente playstation e niente ultima partitina a Candy Crush. Altrimenti preparatevi a celebrare il giorno successivo, quello di San Faustino, dedicato ai single. Ve la siete cercata.