Sandro Ferrone: 83 anni passati a vestire le donne. Il 2019 l'anno del corallo

Guardatelo bene negli occhi: ha 83 anni, lavora tutti i giorni tra le 12 e le 13 ore e quando dagli uffici gli mandano la tabella con i numeri che riassumono una vita di successi, trova l'errore in un attimo. Si chiama Sandro Ferrone, è romano, al vertice di un brand pret a porter made in Italy che fa impazzire le donne, piace agli uomini e, alla faccia della crisi economica, mentre gli altri chiudono lui apre nuovi punti vendita. Infine i cinesi li cerca ma solo come clienti.

Il 9 aprile l'83enne appassionato di cucina e barca a vela ha festeggiato i 30 anni del suo negozio in via Nazionale, scegliendo il colore che dominerà la prossima estate: un pastello corallo con li quale ha segnato l'intera collezione 2019 nel segno della morbidezza, disegnando abiti pret a porter come se fossero capi di alta moda: curati nel dettaglio, morbidi intorno al corpo, come se indossare un abito al mattino fosse una cerimonia.

Nel 2018 ha fatturato 52 mln di euro con 101 negozi che hanno venduto 1 mln e 940 mila abiti. Ora sta allestendo altri due punti vendita nei centri commerciali de La Torresina e Gran Roma e sta aprendo anche a La Spezia. Sorride Sandro Ferrone e festeggia all'insegna della sobrietà e del buon gusto, con un mini buffet che richiama i colori del corallo e centrifugati e succhi di frutta in tinta a base di mela, carota, pesca e tutto quanto può ricordare la linea 2019, quegli abiti con i quali evita – almeno per ora – le “bimbe millenials” e si concentra sul primo vestito da donna adulta per chi conclude il ciclo di studi e si tuffa nella follia della vita. Spiega Sasà Ferrone, l'unica delle due figlie che ha seguito l'avventura di Sandro: “Tutti vogliono i giovani, noi puntiamo ad altro: vogliamo che siano le mamme che già vestono Ferrone a portare le figlie in età adulta e le bambine”. E una linea uomo? Risponde il fondatore: “E' già difficile fare bene le donne, restiamo concentrati”.

Infine la domanda della staffa all'83 enne: quota cento? “Già superata – sorride – abbiamo 101 negozi di cui 19 solo a Roma”.