Roma
Sanità, assedio a Zingaretti. Operatori sanitari in rivolta: “È ora dei fatti”
Sotto la Regione Lazio la protesta dei camici bianchi di Rieti, Viterbo, Frosinone e Latina: “Basta cerimonie. Zingaretti inizi con l'aumento dei buoni pasto”
Sanità Lazio, assedio a Nicola Zingaretti. Fatti concreti e non cerimonie per gli operatori sanitari “eroi” del Covid, a cominciare dall'aumento del valore dei buoni pasto: è questo il grido di protesta che porteranno gli operatori sanitari regionali sotto il palazzo della Regione Lazio.
“Bisogna esigere la sostanza. Ed è infatti quanto chiederemo anche in sede regionale già giovedì, scendendo a manifestare con tutti i camici bianchi delle province di Rieti, Viterbo, Frosinone e Latina contro il governo regionale Zingaretti. Una manifestazione alla quale si aggiungeranno tutti i nostri rappresentanti delle cooperative”, scrive in una nota la segreteria provinciale Fials di Roma, la Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità che spiega le ragioni della protesta e dà appuntamento giovedì 25 giugno, in Piazza Oderico da Pordenone, a partire dalle ore 10.30 e fino alle 13.
“È incredibile - dice il sindacato - che in tempi di crisi la Regione Lazio abbia vietato a tutte le aziende sanitarie del Lazio di fare accordi sindacali per l'aumento del buono pasto perché la ritiene prerogativa strettamente regionale. La Fials di Frosinone nella propria trattativa sindacale aveva raggiunto l'accordo di aumentare il buono pasto da 5 a 7 euro. Esattamente come tutti gli altri lavoratori della Regione Lazio. Di rimando la Regione ha inviato una circolare di non concordare con i sindacati il valore del buono pasto”. Così “si premiano gli eroi - aggiunge ironicamente la Fials -. In realtà i lavoratori della sanità sono considerati operatori di serie B”.
Si parlerà di questo nella manifestazione di giovedì in cui sarà proposto “un programma per il rilancio del servizio sanitario. È necessario che il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, anche in qualità di commissario ad acta per la sanità, si impegni per potenziare velocemente quei settori che sono rimasti scoperti durante l'emergenza pandemica e che oggi rientrano in servizio con tante difficoltà e senza le doverose risorse”.
Durante la protesta sarà annunciata anche la data della prossima manifestazione nazionale a Roma “per chiedere di sbloccare le risorse per il rinnovo del Contratto nazionale del lavoro dei medici, già scaduto nel 2018”.