Roma

Sanità, buone notizie: al San Camillo attese più brevi al Pronto Soccorso

L'assistenza si velocizza con un'area di 600mq dedicata ai pazienti in attesa di ricovero: tempi in calo del 68%

Gli spazi precedentemente utilizzati per l'emergenza Covid sono stati trasformati in un'area Boarding, dedicata alla fase di attesa con un'accelerazione dei tempi per l'assegnazione dei posti letto e nelle procedure di ricovero e dimissioni. Installato anche uno sportello informazioni all'ingresso per aggiornare i famigliari sulle condizioni dei pazienti.

L'Ospedale San Camillo di Roma si rinnova. La riorganizzazione degli spazi, partita a luglio scorso con il coinvolgimento delle unità operative, ha portato in tre mesi una riduzione del 68% dei pazienti fermi nelle sale in attesa di ricovero da oltre 24 ore alle ore 14, nonché la riduzione del 20% per quanto riguarda il numero medio di pazienti presenti nel Pronto Soccorso alle ore 14. Nel 2022 i tempi di attesa sono passati da una media di 47 minuti dell'anno precedente a 38 minuti. Progressi anche nei numeri dei ricoveri che, già sopra la media regionale per accessi al pronto soccorso sulle ambulanze, hanno subito un calo del 4,2%

La riorganizzazione degli spazi e la collaborazione del personale sanitario

A seguito della riduzione dei casi di Covid, un'area di 600mq è stata trasformata nella nuova area Boarding, dove i pazienti vengono passati in consegna ai medici della Medicina Interna per il ricovero o le dimissioni, dopo essere stati stabilizzati dal personale del Pronto Soccorso. È ai medici della Medicina Interna, che si occupano dei pazienti nelle ore diurne, nella fascia oraria dalle 8 alle 20, che è passata in gestione la nuova area Boarding, una soluzione che coinvolge il personale di più reparti con la specializzazione in medicina d'urgenza, risolvendo l' “emorragia” di personale che aveva messo in difficoltà il Pronto Soccorso nel 2022.

I famigliari potranno essere aggiornati sulle condizioni dei pazienti

Buone notizie anche per i famigliari e gli accompagnatori dei pazienti, che potranno seguire ed rimane aggiornati sulle condizioni dei pazienti grazie ad uno sportello dedicato installato all'ingresso del Pronto Soccorso. Lo spazio ha preso vita in seguito alla proposta, poi concretizzata, della Direzione Generale della struttura.

I numeri del Pronto Soccorso del San Camillo: l'emergenza Boarding

L'area dedicata alle emergenze della struttura romana si avvale di 1500mq dedicati al Pronto Soccorso, nel quale un totale di 141 operatori tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari e tecnici ausiliari hanno accolto, tra gennaio e settembre 2022, 30.761 pazienti con un tasso di codici rossi pari all'11,3% di questi. A causa della riduzione dei posti letto per i casi di maggiore criticità, che in Italia sono il 3 per 1000 contro la media europea del 5,7, l'ospedale San Camillo aveva registrato un sovraffollamento delle aree dedicate al Pronto Soccorso: il fenomeno, chiamato “Boarding”, che descrive la fase di attesa dei pazienti tra la stabilizzazione e il ricovero negli altri reparti.

D'Amato, “Miglioramento dell'assistenza grazie alla riorganizzazione”

“Un risultato importante reso possibile grazie ad una profonda riorganizzazione interna, che ha rimodellato i percorsi, garantendo un innalzamento dell'efficacia organizzativa e un miglioramento dell’assistenza. Voglio rivolgere un ringraziamento ai professionisti dell’azienda ospedaliera San Camillo per il lavoro che svolgono quotidianamente con passione e dedizione per assicurare la migliore assistenza possibile ai cittadini”, ha commentato l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato.

Mostarda, “Un cambiamento importante: sembrava impossibile”

Sulla riorganizzazione del pronto soccorso, è intervenuto anche il Direttore Generale dell'Azienda ospedaliera: “Abbiamo dimostrato che è possibile costruire percorsi di cambiamento organizzativo anche laddove sembrava impossibile. Il Pronto Soccorso è la porta d'ingresso principale di tutte le fragilità, ed è il punto più critico di tutti gli ospedali. Noi abbiamo risposto con una strategia condivisa con più protagonisti, attingendo anche a risorse non propriamente dedicate all’emergenza. Un plauso ai professionisti che hanno accolto la sfida di riprogettare la risposta all’emergenza” ha dichiarato alla presentazione il Direttore generale, Narciso Mostarda.