Sanità, code eterne in ospedale. Il bluff del piano per ridurre i tempi
A luglio 76mila ecografie e 82mila visite mediche in più
Code lunghissime e servizi inaccessibili per mesi. Lo stesso ministro della Salute Beatrice Lorenzin denuncia il servizio sanitario del Lazio su La7.
I cittadini si lamentano da tempo della situazione e lo fanno nei gruppi di quartiere su Facebook, ma anche scrivendo ai giornali e alle autorità. L'allarme coinvolge tutti coloro che necessitino di effettuare un esame ospedaliero in tempi brevi. A Roma e nel Lazio sembra impossibile. Gli ospedali pubblici hanno liste che consentono prenotazioni solo da dicembre in poi, quindi è facile sconfinare nel nuovo anno. La Regione Lazio conosce la problematica e dal prossimo 10 aprile verrà attuato un piano regionale straordinario per l’abbattimento delle liste di attesa, ma che riguarda solamente 8 tipi di ecografie e 3 tipi di visite specialistiche, che sono gli esami maggiormente richiesti dai cittadini e quindi quelli che presentano liste di attesa più lunghe. Questo piano consentirà di effettuare 76mila ecografie in più e 82mila visite mediche oltre quelle regolarmente svolte dagli ospedali.
Già nel 2014, però, fu varato un piano regolatore per abbattere i tempi di attesa, che produsse risultati nell'immediato, ma che cessò di esistere una volta finiti i fondi finalizzati al problema.