Roma
Sanità, cure palliative per malati in fase avanzata: il progetto Iter
Presentato a Roma il protocollo per affrontare con il dignità il percorso della malattia
Accedere alle cure palliative prima della fase critica per affrontare in modo dignitoso il percorso della malattia: è questo l'obiettivo del progetto Iter varato da Antea Onlus in collaborazione con la Asl Rm1.
Il programma è stato presentato sabato a a Roma nel corso di una raccolta fondi a favore della Onlus che gestisce l’hospice a S. S. Maria della Pietà. L'evento era in ricordo di Andrea Pace, lo chef prodigio deceduto a 17 anni per leucemia ed assistito dai medici e dagli operatori di Antea.
Il protocollo operativo siglato con la Asl individua nel potenziamento dell’assistenza territoriale la chiave di volta per cambiare le cose con il coinvolgimento di medici di famiglia che nella fase di avvio saranno quindici.
“Il progetto Iter - spiega Giuseppe Casale coordinatore sanitario di Antea - nasce dalla consapevolezza che è necessario sviluppare le cure palliative a beneficio dei pazienti il prima possibile. Oggi purtroppo questo non accade ed i malati, nella stragrande maggioranza dei casi vengono presi in carico quando ormai sono nella fase finale della patologia. Con Iter vogliamo modificare questo percorso. Per farlo però è fondamentale che tutti gli attori coinvolti possiedano le competenze necessarie a partire dai medici di famiglia per i quali è già stato avviato il percorso formativo”.
Studi scientifici hanno dimostrato che i pazienti affetti da patologie inguaribili hanno bisogno di cure palliative e terapie di supporto già dal momento della diagnosi della malattia: l’erogazione di cure palliative si da subito può migliore la loro qualità della vita.
“L’obiettivo è uno - aggiunge il direttore generale della Asl Rm 1 Angelo Tanese - in partnership con l’Associazione Antea, intendiamo cogliere questa sfida per le cure palliative con l’auspicio di far vivere alle persone un percorso di cura sinergico tra i diversi attori coinvolti che possa offrire una risposta concreta ai bisogni di salute delle persone”.