Roma

Sanità da pazzi: visite mediche a tempo vietate dal Tar, l'Umberto I ci prova

Il Policlinico Umberto I vara una nota con la quale ripristina il tempario per gli specialisti. E se ne frega del Tar

Sanità a cronometro: per le visite specialistiche il Tar del Lazio ha emesso la sentenza: il tempario è bocciato, ogni medico dovrà decidere in autonomia il temo necessario per una visita. Vale per tutta la regione ma non per il Policlinico Umberto I.

Il gigante ospedaliero romano da sempre al centro delle cronache, ha deciso di trasformarsi in un'enclave sanitaria, varando una nota interna con la quale ha stabilito dei tempi predeterminati per l'esecuzione delle prestazioni e delle visite specialistiche, per l'abbattimento delle liste d'attesa. La nota è la n. 19820 del 1 giugno 2020.

Spiega il consigliere FdI, Antonello Aurigemma: “Sembrerebbe una delle normali note con cui la Direzione cerca di complicare la normale attività della struttura se non foss’altro che viola la recente sentenza del Tar, che accogliendo il ricorso del sindacato Sumai ha bocciato il decreto della Regione Lazio, che fissava tempi minimi e massimi delle prestazioni”.

“Per questo motivo – conclude il consigliere Aurigemma - abbiamo presentato una interrogazione urgente al presidente della giunta Zingaretti, per ripristinare la legalità e il rispetto delle regole in una delle più grandi aziende ospedaliere d'Europa, che tra l'altro non è nuova a situazioni di questo genere. Auspichiamo che la Regione valuti concretamente di revocare l'atto che va in violazione della sentenza del tribunale amministrativo”.