Roma
Sanità: ecco perché Zingaretti "sbaglia tutto". Crollano i servizi

Donato Robilotta spiega perché sarebbe un errore uscire dal commissariamento
di Donato Robilotta *
Il Presidente della Regione torna a dichiarare che presto la Regione uscirà dal commissariamento della sanità, anche se l’appuntamento viene rinviato di un altro anno, perché il disavanzo ormai sarebbe sotto controllo .
Ma il Presidente Zingaretti dichiara anche che nel 2013 il disavanzo era di 670 milioni, nel 2014 di 355 e le previsioni del 2015 sono di 255 milioni, e in due anni secondo lui si potrà raggiungere il pareggio di bilancio.
Mi permetto di dare un consiglio anche se non non richiesto di evitare l’uscita del commissariamento, che è stato un valido strumento per portare sotto controllo il disavanzo, perché la diminuzione non è frutto di una riforma strutturale del sistema sanitario regionale ma dovuta “a fattori esogeni e straordinari, aventi carattere non ripetitivo”, come scritto dalla Corte dei Conti nel giudizio di parificazione per l’esercizio 2014.
La stessa Corte dei Conti cita che le principali ragioni della contrazione del disavanzo sono da ricollegarsi a un forte incremento del fondo sanitario, al riconoscimento del numero dei residenti, che ha portato ad avere circa 400 milioni di euro e 340 posti letti in più, come saldo una tantum, e allo svincolo di fondi accantonati per diversi contenziosi tra cui quello con il Policlinico Gemelli.
La realtà è che nonostante il blocco del turn-over per quasi dieci ani, che ha comportato il taglio delle piante organiche di quasi il 40%, la spesa sanitaria nel 2014 è rimasta quasi invariata rispetto al passato, quando il picco del disavanzo era molto anno.
Come già ho scritto su Affaitaliani.it, la spesa sanitaria del 2014 è stata pari a 10mld 705 mln pari esattamente a quella del 2008, quando il disavanzo era arrivato a un miliardo e mezzo di euro.
Nel 1014 il disavanzo è stato pari 355 mln di euro perché la quota di trasferimento del FSN è stata di 10 mld 196 mln, cioè quasi un miliardo in più della quota del 2008 che fu pari a 9 mld 270 mln.
Dunque il minor disavanzo è dovuto essenzialmente all’aumento del fondo sanitario che è andato oltre ogni previsione e le proteste dei governatori sono senza fondamento.
Però la qualità del servizio sanitario a Roma e nel Lazio è peggiorata, lunghe liste di attese, pronti soccorso intasati e costi sempre più in aumento con i cittadini che spesso sono obbligati a rivolgersi ai privati.
La medicina del territorio è ancora insufficiente e i cittadini sono costretti a rivolgersi al pronto soccorso degli ospedali dove succede il caos perché manca il personale e i posti letto sono insufficiente.
Per questo continuo a ritenere che sia stato un gravo errore aver mantenuto in piedi i piccoli ospedaletti che non servono a niente, invece di chiuderli e rafforzare i grandi nosocomi di eccellenza, così come è stato un grave errore aver distribuito a macchia di leopardo i n340 posti letto in più invece di concentrarli su alcuni ospedali in sofferenza.
* già Consigliere regionale del Lazio