Roma

Sanità, il bluff di Zingaretti. Barillari: “Fine commissariamento fake news”

Il consigliere ex M5S prepara l'asse con il Centrodestra per smascherare definitivamente il presidente della Regione Lazio: “Manca ancora la firma del ministro”

Sanità Lazio, Nicola Zingaretti annuncia la fine del commissariamento dopo 12 anni di attesa ma secondo le opposizioni della Pisana così non è. A “smascherare” il presidente della Regione è il consigliere ex M5S Davide Barillari che grida alla fake news e prepara un asse con il Centrodestra per porre fine a questa “farsa”.

 

Consigliere Barillari, per quale motivo l'annuncio fatto da Zingaretti dell'uscita dal commissariamento della Sanità è una fake news?

“Perché non c'è nessun documento che lo certifica. Abbiamo fatto tutte le ricerche possibili e non abbiamo trovato nessun atto deliberativo, nessun atto amministrativo, nessuna firma del ministro se non la presa di posizione della conferenza Stato-Regioni del gennaio scorso in cui si annunciava questa uscita. O Zingaretti ha delle informazioni riservate che non fa vedere a nessuno, oppure l'annuncio di ieri è stata una farsa. Zingaretti ha fatto l'annuncio della fine del commissariamento almeno quattro o cinque volte e ora nessuno ci casca più. Ripeto, manca come minimo la firma del ministro. Spero di essere smentito, ma da tutte le nostre ricerche pubbliche non risulta nulla”.

E quando realmente allora la Regione Lazio uscirà dal commissariamento?

“In realtà anche questo è tutto da vedere. Il commissariamento si chiude quando la Regione ha i conti in paro e questi, va detto, stanno migliorando. Ma tutti qui si stanno scordando del piano di rientro a cui la Regione dovrà sottostare e che durerà almeno due o tre anni. Anche quando arriverà questa firma ufficiale, la Regione Lazio sarà sotto il controllo del Mef per un paio d'anni. Quindi anche il termini di 'fine del commissariamento' utilizzato dal presidente Zingaretti è sbagliato”.

Ha intenzione di portare in Consiglio Regionale la questione?

“Assolutamente sì. Ne ho già parlato con le opposizioni, anche loro sono sconcertati dalla cosa. Lunedì abbiamo un incontro in discuteremo della vicenda”.

Le opposizioni però ieri o hanno chiesto a Zingaretti di iniziare ora ad investire sulla Sanità o sono rimaste in silenzio come ad esempio il M5S. Perché nessuno ha sollevato la polemica pubblicamente?

“Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle la situazione è paradossale. Sono sempre stati dalla mia parte in tema di Sanità e ora invece non aprono bocca. Questo perché evidentemente devono stare zitti su qualunque cosa su Zingaretti ed assecondarlo. Le opposizioni invece hanno fattoo un po' di cagnara, accodandosi all'annuncio per prendersi un po' di merito. Diciamo che hanno sfruttato la cosa elettoralmente parlando. Ma come sta succedendo con il mascherine gate, anche sulla fine del commissariamento vogliono vederci chiaro”.

Cosa si aspetta che succederà ora? Zingaretti ha promesso investimenti ed assunzioni

“Facile, mi aspetto che non cambierà assolutamente nulla. Guardi cosa sta succedendo con questa emergenza Coronavirus, tutt'ora presente. Il personale non è stato ancora regolamentano, i problemi strutturali degli ospedali ci sono come anni fa. Sì, qualcosa nei conti è nulla rispetto a quello che ci si aspettava. Da Zingaretti ora mi aspetto che tra qualche mese farà un nuovo annuncio in pompa magna come fatto ieri, con una super conferenza stampa e squilli di trombe. Mi auguro però che al prossimo annuncio porti un documento firmato che certifichi la fine del commissariamento”.