Sanità, il nuovo Piano Vaccini. Meningite B è gratis. Papilloma per maschi
Tutte le istruzioni per accedere alle nuove vaccinazioni previste dal sistema sanitario
Da sabato con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale è in vigore il nuovo piano vaccini che amplia l’offerta per anziani, adolescenti, bambini. L’obiettivo è mantenere a zero il virus della polio e portare allo stesso livello di diffusione quello del morbillo e della rosolia raggiungendo una copertura del 95%.
I nuovi vaccini saranno a carico del Sistema sanitario nazionale in aggiunta a quelli già disponibili gratuitamente, e sono l’anti pneumococco e zoster per gli anziani, anti meningococco b, rotavirus e varicella per i più piccoli, anti papillomavirus anche agli adolescenti maschi.
Per i bambini nel primo anno di vita saranno introdotti i vaccini gratuiti contro il meningococco b, batterio pericoloso che può provocare casi letali di meningite, e il rotavirus, che è causa di gastroenteriti molto forti che possono avere conseguenze gravi nei più piccoli. Per l'antimeningococco b, attualmente a pagamento in quasi tutte le regioni, la prima dose si effettua a partire dai tre mesi di vita, con richiami a seguire. Per il rotavirus, a partire dalla sesta settimana di vita, insieme con tutti gli altri vaccini previsti per i primi mesi di vita. Nel secondo anno di vita invece si potrà fare quello contro la varicella, oggi gratuito solo in 8 regioni. Il vaccino si effettua dai 13-15 mesi di vita, anche insieme a quello per morbillo, rosolia e parotite, con richiami a seguire. Nel 2019 la copertura attesa è del 95%. partendo dal 60% dell'anno in corso.
Il vaccino contro il papillomavirus (Hpv), oggi gratuito per le adolescenti, sarà esteso anche ai ragazzi maschi, per riuscire a debellare la diffusione del virus che è la più frequente causa di tumore alla cervice dell'utero e alla bocca. Agli adolescenti verrà poi offerto il meningo tetravalente, ovvero che protegge contro il meningococco dei ceppi A, C, W, Y, alcuni dei quali diffusi soprattutto in continenti extraeuropei. Anche in questo caso l’obiettivo da raggiungere al termine del triennio di applicazione del piano, il 95% della popolazione interessata. Infine gli anziani: per loro viene introdotto gratuitamente il vaccino contro l'herpes zoster, cioè il “fuoco di sant'Antonio”, in grado di ridurre del 65% i casi di nevralgia, una delle complicanze più frequenti e debilitanti della malattia. Sarà poi offerto, in tutte le regioni (superando la frammentazione territoriale oggi registrata) il vaccino contro lo pneumococco, che protegge sia contro la polmonite che contro la meningite, una complicanza in alcuni casi associata.. L’obiettivo in questo caso è garantire la copertura vaccinale del 75% del target di riferimento.
Il ministro Beatrice Lorenzin ha sottolineato che il Piano “rappresenta nei fatti l'affermazione della politica di prevenzione nel nostro Paese. Ora la prossima sfida sarà l'applicazione uniforme in tutte le regioni italiane su cui vigileremo, anche perché visto l'andamento delle coperture vaccinali che negli ultimi anni hanno registrato un pericolosissimo calo è necessaria una grande battaglia culturale e di sanità pubblica per sconfiggere alcuni tabù anti scientifici che ci sono sui vaccini". Nel piano un pensiero, formulato con tutta la cautela possibile, si inoltra nel terreno sempre minato delle sanzioni ai medici che non collaborano: "saranno concertati percorsi di audit e revisioni tra pari, con la collaborazione degli ordini professionali e delle associazioni professionali e sindacali che possano portare anche all’adozione di sanzioni disciplinari o contrattuali qualora ne venga ravvisata l’opportunità".