Sanità Lazio, i medici al lavoro 9 ore al giorno. Scacco alle liste d'attesa
Nuovo attacco alle liste d'attesa: prenotazioni affidate ai medici di medicina generaledi Luca Lotti La totalità dei medici di medicina generale del Lazio, circ
di Luca Lotti
La totalità dei medici di medicina generale del Lazio, circa 4800, sarà disponibile e reperibile 9 ore al giorno attraverso le Unita di cure primarie e cioè moduli di lavoro associato.
Il progetto era già attivo dal 2014 ma adesso si potenzia con l’inserimento nel perimetro del nuovo contratto integrativo dei i mille medici rimasti fuori allora. In base all’accordo presentato dal presidente Nicola Zingaretti i medici di famiglia diverranno anche il passepartout universale per scardinare il moloch delle liste di attesa infinte, piaga del sistema sanitario regionale che ha resistito in questi anni ben due offensive costate, 17 milioni senza produrre risultati significativi.
Questa volta si riparte ed il manico del nuovo attacco è affidato ai medici che potranno prenotare direttamente la visita ritenuta urgente. Per i cittadini del Lazio sarà possibile, avere non solo la prescrizione ma anche la prenotazione diretta della prestazione presso una qualsiasi struttura del servizio sanitario regionale. La prenotazione sarà effettuata dal proprio medico di medicina generale.
Questa procedura avrà attuazione graduale e inizialmente vale per alcune prestazioni ecografiche e visite specialistiche: oculistica, dermatologica e cardiologica: le classi di priorità sono quelle già note: urgente entro 3 giorni e breve entro 10 giorni. Secondo il progetto regionale questo consentirà di facilitare l’accesso alle cure per tutte le persone che ne hanno più bisogno. Si uscirà dal medico non solo con la prescrizione, ma con il giorno, l’ora e il luogo in cui la visita verrà effettuata. Una rivoluzione vera se tutti faranno la loro parte. I medici sono pronti perché i loro sistemi informatici ora dialogano con quello regionale. La capacità delle strutture regionali a rispondere a questa sfida di sistema è invece è tutta da verificare visto che ancora pende il passaggio di consegne per la gestione del Recup alla ditta che ha vinto la gara.
Il 2018 inoltre dovrebbe essere anche l’anno del decollo per il fascicolo sanitario. L’attivazione, in base all’accordo, potrà essere avviata direttamente dal proprio medico di famiglia con vantaggi enormi per i pazienti e per gli operatori della sanità. “Con questo strumento innovativo – è scritto nelle note regionali- il cittadino può tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, condividendola con i professionisti sanitari per garantire un servizio più efficace ed efficiente.Inoltre potrà finalmente disporre di un sistema unico per la conservazione, in formato elettronico, dei propri dati sanitari, dalla prescrizione agli appuntamenti ai referti e nessuno sarà più costretto a girare da una struttura all’altra”.
Infine sarà potenziata la rete degli ambulatori aperti nei week end e nei giorni festivi. Obiettivo realizzare una sanita accessibile 24 ore su 24.
“L’accordo è il più avanzato a livello nazionale - dice Pierluigi Bartoletti vice segretario della Fimmg (Federazione italiani medici di medicina generale ) getta le basi e affida molte responsabilità ai medici di famiglia compresa quella della presa in carico dei pazienti affetti da patologie croniche, ma è una sfida per tutti perche se ognuno non fa la sua parte tutto il progetto salta” .
Insomma siamo al taglio del nastro di un nuovo sistema sanitario regionale capace di rispondere 24 ore su 24 ma la sua costruzione è solo all’inizio e le risorse messe in campo, a regime circa 15 milioni, poco adeguate a centrare i traguardi fissati.