Roma

Sanità Lazio, il libro dei sogni di Zingaretti: 110 milioni per la rivoluzione

Stanziati dalla Regione 110 mln per l'ammodernamento del sistema sanitario regionale. Da nuove strutture a macchine di ultima generazione: il piano Zingaretti

Sanità Lazio, il libro dei sogni del presidente Nicola Zingaretti: 110 milioni di euro per l'ammodernamento del sistema nazionale. Un maxi investimento per la rivoluzione: l'apertura di 5 ospedali, la costruzione di nuove stretture e l'acquisto di macchine di ultima generazione per migliorare le diagnosi e snellire le liste d'attesa.

 

È il succo del nuovo decreto firmato dal presidente Zingaretti e presentato in Regione insieme al fido assessore alla Sanità ed all'Integrazione Socio-Sanitaria, Alessio D'Amato. Un “fanta-piano” reso possibile da ben 110 milioni di euro, di cui 104 messi a disposizione dallo Stato (ex articolo 20) e i restanti 6 milioni prelevati dal portafoglio regionale. Prima che queste migliorie e nuove macchine arriveranno però nelle strutture bisognerà però attendere i tempi tecnici delle gare di evidenza pubblica.

Investimenti nel dettaglio: 36,5 milioni alle Asl di Roma e province

Al primo punto del decreto ci sono le Asl e i fondi a loro destinate. 6,4 milioni vanno alle Asl di Roma città, 3,3 mln per l'acquisto di attrezzature all'avanguardia e 3,3 mln per lavori di manutenzione delle strutture. Gli interventi riguarderanno quattro poli fondamentali delle Asl Roma 1 e Roma 2, ovvero il San Filippo Neri, il Nuovo Regina Margherita, il Cto ed il Sant'Eugenio. Per il primo verranno acquistate due macchine, una per la Tac ed una per risonanze magnetiche; per il secondo un'altra Tac e verrà messo in sicurezza il sistema antincendio; una tac anche per il Cto; mentre il San'Eugenio verrà acquistata una macchina per la risonanza magnetica oltre alla messa in sicurezza di antincendio e cabina elettrica.

Spostandoci in provincia di Roma, 9,4 milioni di euro andranno alle Asl Roma 4, Roma 5 e Roma 6. Gli interventi riguarderanno il San Paolo di Civitavecchia, dove avverrà un potenziamento del reparto di emodinamica, l'ammodernamento di radiologia e dei lavori di ristrutturazione; l'acquisto di due Tac per gli ospedali di Colleferro e Palestrina; all'ospedale di Tivoli arriverà una nuova Tac e una risonanza magnetica e la messa in sicurezza dell'antincendio; infine agli ospedali di Anzio e Nettuno una risonanza magnetica e lavori installazione, l'adeguamento locali e la sicurezza dell'antincendio.

Altri 20,7 milioni di euro andranno invece alle Asl di Viterbo, Latina e Frosinone. All'osspedale Belcolle di Viterbo i fondi serviranno per l'attivazione dell'Utn (Unità di Terapia Neurovascolare), per il potenziamento delle reti trauma e neurotrauma, e per la sostituzione di un acceleratore lineare; all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina avverrà un ampliamento struttura, la costruzione di un nuovo edificio, la messa in sicurezza dell'antincendio e l'acquisto di 1 angiografo fisso; all'ospedale SS. Trinità di Sora verrà invece potenziato il polo oncologico, messo in sicurezza l'antincendio e acquistati un gammacamera e un acceleratore.

“È l'ora della concretezza – ha detto Zingaretti -, questo è il momento di reagire alla crisi economica con investimenti così da far riaccendere la fiducia nei nostri cittadini. Abbiamo capito quali sono i problemi e come risolverli”.

72,5 milioni per i grandi hub della sanità regionale

La fetta più grande dell'investimento sarà però destinata ai grandi colossi della sanità regionale, ovvero le Aziende Ospedaliere. Ben 72,5 milioni infatti andranno alle strutture romane maggiormente conosciute e frequentate. Al primo posto c'è l'Ifo, che sfrutterà 25 mln per potenziare il reparto di radioterapia, così da diventare un vero e proprio centro di riferimento oncologico per il Centro-Sud Italia, e per la creazione di un nuovo centro di prontoterapia; poi c'è il Gemelli, che con 23 mln potenzieràle reti termodipendenti e metterà in sicurezza l'antincendio; a seguire il Policlinico Tor Vergata, che raccoglie uno dei bacini di utenza maggiori della città, con 7,2 mln potenzierà l'offerta ospedaliera, potenzierà la rete oncologica e completerà la realizzazione della torre 8; il Policlinico Umberto I userà i suoi 6,8 mln per il blocco parto, la terapia intensiva neonatale e la rete cardiologica; al San Camillo-Forlanini 2,9 mln per rete di emergenza cardiologica e sicurezza antincendio; al San Giovanni Addolorata 2,6mln per neurologia e potenziamento rete cardiologica; al Campus Bio-Medico 2,6mln per rete emergenza – DEA I livello; infine 2,6mln per rete emergenza – DEA I livello all' Sant'Andrea.

Ecco cinque nuovi ospedali

Il “piano Zingaretti” prevede poi l'apertura di 5 nuovi ospedali, tutti attesi da moltissimi anni: il nuovo ospedale del Golfo ed il nuovo ospedale di Latina, nell'Asl di Latina; il nuovo ospedale della Tiburtina nella zona di Guidonia, nell'Asl Roma 5; ed il nuovo ospedale di Rieti ed il nuovo ospedale di Amatrice, nell'Asl di Rieti.

Dramma Rsa, la regione pospone il problema

Prima di chiudere la conferenza stampa, Zingaretti e D'Amato hanno taccato anche il tema delle Rsa, le strutture per anziani che hanno portato non pochi problemi, e contagi, durante l'emergenza Coronavirus. Il tanto atteso stravolgimento delle regole e delle normative da seguire per le Rsa arriverà solamente nelle prossime settimane, con l'assessore D'Amato che, interrogato sul problema ricorda che durante la pandemia sono state aperte 2 Rsa pubbliche, una ad Albano ed una Genzano, e che nei prossimi giorni ne aprirà una terza nell'ex ospedale di Zagarolo, e che ci sono già dei gruppi di persone a lavoro per il nuovo, futuro, regolamento.

"Trarre lezione dall’esperienza del Covid significa rilanciare un modello di sanità diverso e sicuramente ripensare in Italia il rapporto con l’età anziana. Bisogna rivedere il sistema delle Rsa e delle case di cura. Non credo sia più possibile dopo quello che abbiamo visto avere luoghi nei quali si mettono gli anziani senza criteri certi", ha detto Zingaretti. "In alcune province - ha aggiunto - abbiamo individuato in collaborazione con i Nas e con le Asl addirittura degli alberghi che ospitavano persone anziane. Stiamo lavorando a provvedimenti che ridefiniscano le regole innalzando gli standard di sicurezza di questi luoghi".