Roma

Sanità Lazio, il Santa Lucia venduto a terzi: la Regione ha deciso così

di David Perugia

Il Santa Lucia, in dissesto finanziario ormai da anni mesi, è entrato in una crisi irreversibile destinata a chiudersi con una vendita a terzi

Lo sblocco, inserito nel decreto Omnibus, di 11 milioni di euro in favore della Fondazione Santa Lucia IRCCS rappresenta un indubbio segnale di attenzione da parte del Governo nei confronti di una realtà che, grazie ai suoi operatori, costituisce una eccellenza nel Lazio e in Italia per quanto riguarda la riabilitazione e la ricerca nelle neuroscienze.

Purtroppo, il Santa Lucia, in dissesto finanziario ormai da anni mesi, è entrato in una crisi irreversibile destinata a chiudersi con una vendita a terzi.

Massima attenzione

La Regione Lazio vigilerà in maniera severa e puntuale affinché gli 11 milioni sbloccati dal Governo siano utilizzati per garantire l’assistenza, l’acquisto dei farmaci, il pagamento degli stipendi e per consentire le sostituzioni del personale in questo periodo feriale, e non vadano invece spesi in altro modo, come ad esempio nella liquidazione di consulenze. Per scongiurare la vendita ai privati, l’amministrazione regionale ribadisce che la via maestra è rappresentata dalla costituzione di un nuovo soggetto giuridico che permetta alla Regione Lazio di partecipare alla gestione dell’istituto insieme con un partner privato no profit.

La soluzione

Una soluzione, questa, in grado di garantire la salvezza del Santa Lucia, la continuità assistenziale dei pazienti, l’eccellenza delle prestazioni e la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali. Per consentire ciò, la Regione Lazio auspica nuovamente che la proprietà decida di chiedere l’amministrazione straordinaria anziché procedere con l’alienazione a terzi.