Roma

Sanità, liste e nuovo codice dei contratti, operazione verità dei Provveditori

Anac, Gimbe insieme a medici ospedalieri e ingegneri clinici e farmacisti ospedalieri alla 2 giorni al congresso dei Provveditori della Sanità. La diretta video

I Provveditori della Sanità di tutta Italia si sono dati appuntamento a Roma, il 26-27 ottobre, per fare il punto sul nuovo Codice dei Contratti entrato definitivamente in vigore lo scorso 1 luglio 2023.

S’incontreranno all’Hotel Barcelò Aran Mantegna, via Andrea Mantegna 10, per celebrare il XXII Congresso della FARE (la Federazione degli Economi e Provveditori della Sanità) dal tema: “La sfida del nuovo Codice dei Contratti pubblici: il risultato che prevale sulla forma. Come gestire il cambiamento e la modifica dei livelli di responsabilità” che, a fine lavori, proclamerà anche il nuovo Presidente della Federazione.

Il parterre degli ospiti

Con loro prenderanno la parola un panel di autorità ed esperti del settore tra cui: Giuseppe Busia, Presidente ANAC; Nino Cartabellotta Presidente Gimbe; Gianfranco Finzi Presidente ANMDO; Gianluca Giaconia AIIC; Fausto Bartolini SIFO.

Gli acquisti del settore sanitario

In un momento in cui l’attenzione di tutti, verso il mondo della sanità, è catalizzata soprattutto dalla carenza dei medici e degli infermieri nelle strutture ospedaliere, ma anche dalle liste di attesa che rendono sempre più difficile l’accesso alla diagnostica e quindi alle cure e da mille altre problematiche che allontanano sempre più il paziente dalle prestazioni mediche e soprattutto dalla prevenzione, sarà determinante sentire la voce dei Provveditori, di coloro cioè, che dietro le quinte, lavorano per riuscire a gestire bilanci sempre più esigui a fronte di una richiesta di assistenza che cresce insieme all’età media dei cittadini.

Sotto esame il Nuovo Codice dei Contratti

Osservato speciale della discussione sarà il nuovo Codice dei Contratti, il dlgs 36/23 nei diversi suoi aspetti come ad esempio quello anticipato dal Presidente FARE, Salvatore Torrisi: “Il principio del risultato sancito dal dlgs 36/23 ci chiede di superare i formalismi e gli antichi timori al fine di riconquistare appieno il nostro ruolo. C’è però da dire che la nostra categoria viene da un lungo periodo in cui è stata compressa se non addirittura intimorita. Passare dalla cultura del sospetto a quella della fiducia, con uno scrocchio di dita, non è semplice perché timori ormai radicati da anni in molti di noi non si cancellano in un momento. E se questo può apparire strano a molti, voglio ricordare come ancora oggi lavoriamo per imprimere il principio della fiducia nelle nostre strutture, quasi a confermare che fino a ieri anche il nostro datore di lavoro non ne aveva verso di noi. Manteniamo comunque un giudizio positivo rispetto al principio del risultato perché siamo convinti che, con la nuova discrezionalità che ci è stata riconosciuta, si arriverà ad avere bandi e capitolati che andranno finalmente nella direzione di soddisfare pienamente le esigenze delle Stazioni Appaltanti”.

 

Digitalizzazione e stazioni appaltanti, parla Salvatore Torrisi

Il Presidente della FARE Torrisi ha poi aggiunto: “Il Codice dei Contratti che utilizziamo da luglio, è nuovo nel senso che ad oggi è l’ultimo redatto, ma non è certo nuovo nell’impostazione di massima in quanto si basa su direttive precedenti. Vere innovazioni ci auguriamo di trovarle nel testo che verrà dopo, scritto sulle nuove direttive che ora sono in via di approvazione. Ci sono delle cose però, del testo ora in vigore, sulle quali dibatteremo nel nostro Congresso, penso ad esempio alla digitalizzazione della PA chiesta dal dlgs 36/2023 ma che ha trovato molteplici difficoltà nella sua applicazione tanto che si parla di slittarne l’avvio al 2024. Altro spunto di riflessione sarà quello della qualificazione delle Stazioni Appaltanti. Il dato di fatto è che ad oggi su circa 30mila SA solo 4mila sono riuscite a raggiungere gli standard per la qualificazione e dal 1° gennaio 2024 tale requisito diventerà indispensabile per poter operare.

Nel parlare di Codice dei Contratti l’attenzione non può poi non andare anche al PNRR e all’analisi di quanto questo nuovo testo normativo sia servito per raggiungere gli obiettivi e in particolar modo quelli relativi al mondo della sanità. Salvatore Torrisi ha voluto aggiungere a questo proposito come: “La missione numero 6 del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza, quella riguardante la salute, a cui stanno lavorando esperti del settore, ha messo ulteriormente in evidenza come per progettare qualcosa di veramente qualificante ci sia bisogno di idee adeguate che sappiano rispondere a strategie precise. Bisogna lavorare ancora molto e con molto impegno”.