Sanità, morto in attesa di trapianto all'Umberto I: indaga la Procura
Il decesso del giovane, da tempo in attesa di un trapianto, diventa un caso
Giovane paziente muore al Policlinico Umberto I, in attesa di un trapianto di polmoni. La procura di Roma avvia un'indagine sul decesso.
"Denuncia, mi stanno uccidendo". Questo l'ultimo sms mandato, poche ore prima di morire, alla madre. Diventa un giallo la morte di G.E., malto di fibrosi cistica e deceduto a soli 20 anni durante un ricovero. Ad aprire un fascicolo sul caso il pm Roberto Felici, che ha disposto l'autopsia sul corpo e il sequestro della cartella clinica e del macchinario Ecmo, che serve per ossigenare il sangue, a cui era attaccato al momento del decesso. Un'indagine avviata anche grazie alla denuncia dei familiari, corsi in ospedale, in seguito al misterioso messaggio, la notte del 17 maggio: "Ci hanno detto che le condizioni erano stabili - dice la sorella, Michela - e dopo cinque ore di attesa ci hanno detto che la situazione era drammaticamente precipitata". "Vogliamo capire perché Giuseppe è morto e se ci sono state negligenze da parte dell'ospedale nelle cure e nelle terapie utilizzate", proseguono i familiari.
A tentare di far luce su una vicenda ancora poco chiara anche lo stesso Policlinico, che comunica di aver avviato un'indagine interna: "Non appena venuti a conoscenza dell'accaduto, la Direzione Generale del Policlinico Umberto I ha avviato una indagine interna, coordinata dal Direttore Sanitario, per accertare i fatti - dichiara il Direttore Generale dell'azienda ospedaliero-universitaria, Vincenzo Panella - Siamo vicini alla famiglia del giovane, gravemente colpita dalla perdita prematura e assicuriamo che faremo tutto il possibile per accertare se vi sono state responsabilita' e malfunzionamenti imputabili a questa struttura sanitaria".