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Roma
Sanità nel Lazio ai tecnici, Vaia in pole. Francesco Rocca fa fuori i politici

Regionali Lazio, in attesa che la Corte d'Appello di Roma ufficializzi la nomina di Francesco Rocca presidente e quella dei consiglieri eletti, grandi manovre in corso per la Giunta. Rocca ha deciso: terrà per sé la delega alla Sanità e si avvarrà di un tecnico come riporto diretto, al quale affidare la Direzione programmazione, con 3 nomi in ballottaggio: Andrea Urbani, Ferdinando Romano e Francesco Vaia.

I tre hanno storia completamente diverse. Partiamo dall'ultimo, in pole perché in gradi di navigare in acque calma sia a destra che a sinistra. Dunque, le azioni di Francesco Vaia, direttore dell'eccellenza romana dello Spallanzani per volontà dell'assessore uscente Alessio D'Amato, ambirebbe a mettersi al capezzale della sanità del Lazio anche se con un passato denso di ombre.

L'ex assessore D'Amato parlò di Vaia nel suo libro: "Una cariatide"

A partire dallo stesso ex assessore che ha costruito la sua carriera grazie al libro Lady Asl, nel quale apostrofava il medico chiamato in causa per una serie di inchieste sulla gestione delle Asl in Campania e nel Lazio, come “una cariatide della sanità pubblica, all'ombra di potenti lobby”. Ebbene, lo stesso D'Amato anni dopo lo ha riconfermato Dg dello Spallanzani dopo un periodo di cui era “facente funzioni”. Durante la pandemia, poi, è stato sempre Vaia a volere la collaborazione Tra Spallanzani e i russi di Gamaleya con i quali voleva produrre il vaccino in Italia. Per non parlare della vicenda Reithera per lo sviluppo del vaccino italiano, finita nel nulla. Che il suo nome finisca nella rosa dei candidati a gestire la Sanità con Rocca è una bizzarria che viene da lontano.

Dalla Regione con Polverini al minstero con Lorenzin: chi è Andrea Urbani

Altro tecnico di lunga data che circola è Andrea Urbani, già in Regione Lazio con Renata Polverini e poi chiamato dall'ex ministro Lorenzin al Ministero a capo della struttura di Programmazione sanitaria. Lascio l'incarico ministeriale per andare a dirigere il Gruppo di cliniche dell'Irccs San Donato che controlla il celebre San Raffaele e che è il più grande gruppo della sanità privata in Italia. Per motivi non noti, la sua nomina fu congelata poco prima di firmare il contratto.

Ferdinando Romano: quel brindisi tra medici in pieno Covid

E poi c'è il dottor Ferdinando Romano. Di lui si ricordano le clamorose dimissioni in pieno Covid (era il marzo del 2020) da direttore sanitario del Policlinico Umberto I, dopo il contagio di 18 medici per un brindisi. Per la Sanità del Lazio non è una novità, visto che è già stato in Regione Lazio ma anche in Calabria ora in Abruzzo dove è Dg della Asl 1 dopo aver guidato l'Agenzia sanitaria regionale dal 2009 al 2011. A Roma fu chiamato da Gianni Alemanno sindaco nella cabina di regia “locale”.

Gli impegni di Rocca in campagna elettrorale sono un macigno

La scelta di Rocca di pescare tra tecnici “navigati” è vissuta nel centrodestra romano coma una rinuncia “politica”. Una cosa è certa: gli impegni presi in campagna elettorale, su riorganizzazione, liste d'attesa e ospedali di prossimità non lascia spazio ad errori. E con il Pnrr il budget sanitario è una specie di miniera d'oro. Se i nomi fossero confermati, sarebbero un bel salto nel passato.

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