Roma
Sanità truccata, indagato Antonio Angelucci: tentò di corrompere D'Amato
Istigazione alle corruzione: per questo reato il proprietario delle cliniche del Gruppo San Raffaele e deputato di Forza Italia è indagato e rischia il processo
Sanità truccata nel Lazio, il re delle cliniche romane Antonio Angelucci nei guai. Il proprietario del Gruppo San Raffaele e deputato di Forza Italia è indagato per istigazione alle corruzione: tentò di corrompere l'attuale assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, per favorire una sua struttura a Velletri.
Il pm Gennaro Varone e il procuratore aggiunto Paolo Ielo, che hanno chiuso l'indagine e depositato gli atti, ritengono che il parlamentare abbia promesso nel dicembre del 2017 la somma di 250mila euro ad Alessio D'Amato, all'epoca responsabile della 'Cabina di regia' del Servizio sanitario della Regione Lazio, nella speranza che venisse sbloccato il pagamento di "pretesi crediti" del San Raffaele di Velletri al quale la Regione stessa "aveva revocato l’accredito presso il SSR a causa di gravi irregolarità" sfociate in un procedimento penale".
Alessio D’Amato, che era incaricato di monitorare le azioni per il rientro del disavanzo sanitario regionale, non solo non avallò la richiesta ma respinse anche al mittente l’offerta di Angelucci. La vicenda, di cui si è occupata la procura, si inquadra nell'ambito di un 'tavolo di conciliazione' indetto dall'allora prefetto di Roma a fronte di una "crisi occupazionale minacciata dal Gruppo San Raffaele, che non vedeva riconosciute le proprie pretese economiche.
Ad Antonio Angelucci i pm contestano, poi, un episodio di corruzione che chiama in causa anche Salvatore Ladaga, attuale coordinatore di Forza Italia a Velletri nonché suocero di Gabriele Bianchi (uno dei giovani arrestati per l'aggressione di Willy Monteiro Duarte, il 21enne pestato a morte a Colleferro): Ladaga, in qualità allora di consigliere comunale di Velletri e in attesa di ottenere la riconferma alle elezioni del 2018, avrebbe favorito "le iniziative imprenditoriali di Angelucci" e in particolare la riapertura del San Raffaele Velletri.
Angelucci si difende: "Io estraneo ai fatti"
"Totalmente estraneo ai fatti contestati", si è detto Angelucci. Il deputato forzista, in una nota, conferma in ogni caso "la piena fiducia nei confronti della magistratura".