Roma

Sanità vergogna: un medico d'urgenza e docente universitario costretto ad andare in Austria per curare una cancro alla prostata

Il caso. La terapia approvata da Ema non viene rimborsata dal Ssn. E un medico romano è costretto ad “emigrare”

Giuseppe Marenga, medico chirurgo d'urgenza e docente all'Università Sapienza di Roma, avrà in Austria il primo trattamento di terapia radiometabolica con lutezio-177 Psma. La sua ultima speranza nella lotta contro un cancro alla prostata metastatico.

La scelta dell'Austria, Innsbruck, è stata necessaria perché questa terapia, pur approvata dall'Ema e dall'Aifa, ancora non ha visto il completamento dell'iter per quanto riguarda i costi e la rimborsabilità Stato-azienda farmaceutica, non c'è l'accordo diciamo. A questo punto la strada per il paziente è avvalersi di una legge che permette di avere il rimborso per le cure all'estero con farmaci approvati in Italia, ma ancora in un limbo burocratico, o pagare di tasca propria la cura che costa oltre 100mila euro.

L'appello della famiglia per la raccolta fondi

arenga non ha molto tempo e con la sua famiglia decidono di lanciare un appello mediatico e una raccolta fondi per procedere con le cure in Austria. L'appello ha successo e in una settimana la raccolta fondi raggiunge presto 58mila euro. Oggi dunque il primo trattamento, sono 6 in totale.

La Asl si muove ma lascia dubbi

L'Asl Roma 3 si sarebbe mossa per l'autorizzazione al rimborso della terapia in Austria, anche abbastanza velocemente, ma "a noi è arrivata una sola Pec che autorizzava, ma non dava altre indicazioni", riferisce Alessandra Marenga, figlia di Giuseppe. Ormai la macchina della solidarietà si era messa in moto e per il medico-paziente l'obiettivo era avere la terapia nel più breve tempo possibile.

E nel Lazio ci sono 5 Centri

Il tumore alla prostata è il primo per incidenza nelle neoplasie dell'uomo, con 40-50mila casi ogni anno in Italia. Nel Lazio ci sono 5 centri specializzati a occuparsi di pazienti che hanno come unica speranza la terapia radiometabolica con lutezio-177 Psma. Marenga infatti non è il primo paziente italiano che vola in Austria, altri sono stati autorizzati dal Servizio sanitario regionale con la formula del rimborso delle terapie. A questo punto il caso del professore Marenga potrebbe aiutare a velocizzare l'approvazione totale della terapia, così da non dover più decidere di lanciare appelli o raccolte fondi.