Santa Lucia al fallimento: si fa avanti una cordata milanese. Denaro pronto ma solo in tribunale

L'eccellenza del Santa Lucia inesorabilmente verso il fallimento e mentre Regione Lazio ripropone una nuova fondazione pubblico-privato, benedetta persino da Cittadinanzattiva Lazio, ma c'è una cordata di aziende sanitarie del Nord Italia pronte a rilevare la struttura nel parco dell'Appia Antica.

Una sola condizione: l'offerta sarà formalizzata solo se l'ospedale riabilitativo accederà al fallimento e il Tribunale Civile bandirà la successiva gara. E per i 950 dipendenti, oltre ai fornitori, si apre uno spiraglio.

Da Milano uno sguardo sul complesso di via Ardeatina

L'indiscrezione arriva da Milano dove un grande gruppo imprenditoriale del settore ha chiesto e ottenuto una serie di informazioni sullo stato finanziario della struttura guidata dal Dg e Ceo, Edoardo Alesse, in particolare sul sistema dell'accreditamento e il “peso dei privati” che accedono ai percorsi specialistici di riabilitazione neuromotoria e sulla ricerca che ha permesso all'istituto di carattere scientifico di mantenere il primato nel settore delle neuroscienze con i suoi 50 laboratori dove sono operativi percorsi riabilitativi con realtà virtuale.

Mimit, conva tavolo Fondazione Santa Lucia il 5 settembre

Intanto il ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso, ha convocato, d’intesa con il ministro della Salute Orazio Schillaci e con il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, un nuovo incontro di aggiornamento riguardante il tavolo di crisi sulla Fondazione Santa Lucia Irccs. L’incontro è previsto per giovedì 5 settembre, alle 16.30.

Sindacati: “A giorni proclamazione sciopero”

Chi invece naviga a vista sono i vertici di Cgil-Cisl-Uil, che proseguono con la “mobilitazione e le assemblee interne”. Addirittura Giancarlo Cenciarelli (Fp Cgil Roma e Lazio), Giancarlo Cosentino (Cisl Fp Lazio) e Sandro Bernardini (Uil Fpl Roma e Lazio) stanno organizzando una fiaccolata “non escludendo altre iniziative”, sino a quando “non verrà raggiunta la completa tutela delle persone e dei servizi pubblici e non escludiamo ulteriori iniziative".

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